9.09.2015


Ritorna alla luce Il Purgatorio ragionato di Francesco Longano a cura di Francesco Lepore


Secondo appuntamento promosso dall’Associazione Storica Valle Telesina per la diffusione della produzione bibliografica degli autori locali, con il Patrocinio del Comune di San Salvatore Telesino .
Il Purgatorio ragionato  a cura di Francesco Lepore è un piccolo gioiello portata alla luce dopo alcuni secoli di oblio.  Commissionato da un editore viennese al sacerdote Francesco Longano nel 1779 che ne
 terminò la stesura  in un mese, ma venne immediatamente sottoposto al censore Ecclesiastico e a  quello Regio per ottenere l’imprimatur, i quali chiesero di effettuare dei cambiamenti.
Il Longano diede via libera alla stampa, dopo alcune correzioni. Il saggio un vero e proprio trattato sul Purgatorio senza però ricorrere ai riferimenti biblici o dottrinali, ma solo alla luce della ragione, venne screditato attraverso la pubblicazione di un pamphlet dall’ex gesuita Francesco Antonio Zaccaria, che accusò il lavoro di Longano di essere “ereticale” e “ infettato di anticlericalismo”, per cui il testo venne ritirato e non vide più la luce fino a quando :  “Nel 2005 un privato offrì alla Biblioteca Apostolica Vaticana l’acquisto di un manoscritto di Longano che si credeva ormai perduto da due secoli e mezzo”  - come ricorda Francesco Lepore curatore della pubblicazione del saggio – “ il prezzo era molto contenuto : appena tremila euro. Perciò la Biblioteca Apostolica Vaticana decise di procedere all’acquisto e di inserire l’opera nel fondo “Vaticani Latini”.

Francesco Longano nacque a Ripalimosani, Molise, nel 1728-29. Studiò nel seminario di Bojano dove fu ordinato sacerdote nel 1751. Si trasferì a Napoli l'anno successivo, riprendendo gli studi di logica, geometria, diritto e teologia. Cominciò a seguire anche le lezioni di Antonio Genovesi, di cui diventò l'allievo prediletto al punto che nel 1760, ebbe l'incarico di sostituirlo nelle lezioni dalla cattedra di commercio.
Nel 1767 pubblicò Dell'uomo naturale che gli attirò ben presto accuse di irreligiosità, poiché riprendendo una parte dell'insegnamento genovesiano, portava a esiti più radicali alcune riflessioni del maestro.  Il Longano si poggiava su una rilettura di Vico, Spinoza e Montesquieu secondo cui la libertà naturale nasceva dalla critica alle disuguaglianze dovute alla differente distribuzione delle ricchezze, al lusso smodato, alla crudezza della società. Al centro della sua polemica si trovavano dunque i poteri e le istituzioni della società meridionale che più rappresentavano questo mondo di disuguaglianze, per lui rappresentato dai ricchi e dai baroni, dai frati e dalla Chiesa. A quell'epoca si fa risalire anche l'affiliazione massonica dell’autore, infatti il suo nome compare già in un elenco della Loggia napoletana La parfaite union del 22 ott. 1768.
Per circa due anni, dal 1756 al 1758 aveva insegnato Filosofia nel Seminario di Cerreto Sannita, ma ben presto era andato via, sia perché non amava troppo la gente del paese, sia perché troppo attratto dalla vita culturale e politica della capitale del Regno.

Nel 1788 pubblicò il Viaggio per lo contado di Molise, nel 1790 il Viaggio in Capitanata.
 Il Viaggio per lo contado di Molise, venne riscritto in gran parte nel 1796 con una breve premessa nella quale il Longano immaginava nel Sannio un luogo chiamato Filopoli, un'utopica società perfetta e democratica.  Era il luogo in cui veniva armonizzato il rapporto tra città e contado, e Longano vi rivelava ancor più la sua militanza massonica ed esaltava il mito del popolo sannita, attaccato alla patria e amante della libertà. La costituzione stessa di Filopoli prevedeva l'uguaglianza perfetta dei beni, dei diritti e dei doveri, di fronte a una religione civile senza Chiesa e senza poteri, conservata da sacerdoti scelti fra i più illuminati e benevoli padri di famiglia. Purtroppo non ne vide la stampa perché morì il 28 aprile 1796 a Santopadre in Terra di Lavoro. Ma la sua opera forse più controversa è proprio il Trattato teologico politico sull'esistenza del Purgatorio, del 1779 sequestrato e creduto perduto, ma oggi è conservato presso la Biblioteca Vaticana Apostolica, di cui Francesco Lepore ha curato la pubblicazione per la casa editrice IRESMO.

L’Associazione Storica Valle Telesina, ringrazia la presenza e  l’attenzione dell’amministrazione comunale di San Salvatore Telesino per la costante promozione delle manifestazioni storico-culturali.
Nella splendida cornice dell’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore, con il suo interno l’Antiquarium è un luogo amato e frequentato non solo dagli studiosi di San Salvatore Telesino ma da esponenti del mondo della cultura dell’intera Valle Telesina, è previsto per sabato 12 Settembre alle ore 18.00 l’appuntamento con Il Purgatorio ragionato di Francesco Longano a cura di Francesco Lepore.
Il programma dell’incontro è così articolato:
 coordina: Giovanna Battaglino, presidente dell'ASVT
 saluti: Fabio Romano, Sindaco di San Salvatore Telesino
Interventi:
 Valentino Petrucci, Università del Molise, La “Filopoli” di Longano: una città utopica sul Matese
 Dario Luongo, Università Federico II e Università Parthenope, Uguaglianza, integrazione comunitaria e religione civile. Il pensiero di Longano e la cifra dell'illuminismo meridionale
 Marco Buonocore, Biblioteca Vaticana, Cose nuove nell'antico: scoperte e sorprese nella Biblioteca Vaticana
Francesco Lepore, curatore dell’opera, Conclusioni


Tutti gli incontri sono a ingresso libero, non mancate!
Per informazioni contattare e-mail: asvtelesina@gmail.com Sito web: www.asvtelesina.org




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