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6.27.2021


“Galeotta” fu la Microeditoria in quel di Chiari

Capitale italiana del Libro



comunicato stampa                                                                                                                                                

Il mondo della piccola e micro editoria si ritroverà il 26 e 27 giugno presso il parco Villa Mazzotti per chiudere insieme l’anno straordinario di Chiari Capitale italiana del Libro. Una versione “summer” e all’aperto della Microeditoria che lancia una sfida alla pandemia “contagiando” solo con il “virus” della cultura

“La rassegna della Microeditoria non ha voluto far mancare l’appuntamento ai suoi editori, che, come tanti, stanno vivendo la drammaticità di questa situazione, ma hanno anche tanta voglia di reagire, e lo si vede nei titoli che continuano a pubblicare e nella volontà di aderire all’evento. Quindi proporremo una versione estiva, che possa sfruttare il magnifico parco di Villa Mazzotti, oltre alle stanze che verranno dedicate ad incontri in presenza e in streaming. 
“Galeotto fu ‘l libro” è il tema scelto nell’anno dantesco, con riferimento al fatto che grazie ai libri Chiari avrà un’occasione preziosa di visibilità nazionale, posta come prima fra tante città a portare il titolo di Capitale del Libro.”


La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia! (Kahlil Gibran)
Daniela Mena, Direttrice della Microeditoria.

La Microeditoria per questo 2021 cambia periodo di svolgimento ma non lo slancio, anzi. Sono infatti in programma numerose iniziative al motto “galeotto fu il libro” e di tutte le declinazioni dantesche che si possono dare per questa specialissima edizione. 
A tutti gli effetti essa raccoglierà e chiuderà molte delle iniziative avviate da Chiari Capitale italiana del libro a partire dal primo Forum nazionale dei book influencer, che si pone a conclusione del percorso intitolato Book Tales (già partito), con l’obiettivo di rendere la lettura protagonista esplorando, tra passione e professione, dove, cosa e come si comunica il libro oggi. Il Forum, nato da una proposta del Centro per il libro e la lettura (Cepell), vedrà la partecipazione di Presidente e direttore del Centro stesso, ovvero Marino Sinibaldi e Angelo Piero Cappello. Si avranno le premiazioni del Torneo Letterario, organizzato in collaborazione con Giorgio Dell'Arti, già fondatore de Il Venerdì di Repubblica, che quest’anno sostituisce il classico Concorso Microeditoria di qualità, e coinvolge gruppi di lettura di tutta Italia. La Microeditoria dunque come punto di approdo e di rilancio del mondo del libro: non a caso, al termine della kermesse, verrà invitata anche una rappresentanza della prossima capitale del Libro per il “passaggio del testimone”.


Villa Mazzotti
L’edizione “summer” della Microeditoria vedrà partecipazioni importanti del mondo della cultura e di assoluto rilievo sempre con uno sguardo internazionale. Importante novità: la rassegna quest’anno ospiterà il Parco Nati per Leggere, con tante proposte interattive per le famiglie, a cura di Giovanna Malgaroli, della Segreteria Nazionale Nati per Leggere. Non mancherà neppure l’appuntamento con il Raduno dei Gruppi di lettura.

Le formule saranno diversificate: webinar, dirette streaming, incontri in presenza, ma la sostanza non cambia. E su questa onda globale merita un cenno senza dubbio il ricordo che si farà di Lawrence Ferlinghetti, poeta ed editore recentemente scomparso, di origini italiane, probabilmente clarensi. Un omaggio dunque alla sua figura di scrittore, intellettuale e di “editore indipendente antelitteram” grazie alla testimonianza della biografa e traduttrice Giada Diano, del designer Armando Milani e di Omar Pedrini, poliedrico musicista bresciano con la passione della letteratura “on the road”.

La qualità è senza dubbio un'altra della caratteristiche fondanti dell’associazione L’Impronta che promuove la Kermesse, anche alla luce delle “microinterviste” che si svolgeranno online tra aprile e giugno, ad autori ed editori vincitori dei premi Microeditoria di qualità (a cura di Associazione L'Impronta). Così come significative saranno quelle “educative”: mentre proseguono gli incontri di “La scuola che resiste” (ciclo sui temi della scuola organizzati insieme al Centro Pedagogico Officina EducAzione e alla presenza di voci autorevoli), nei giovedì di aprile saranno proposti appuntamenti con esperti del settore libri per l’infanzia, da 0 a 5 anni: una buona guida per le famiglie che prenderà forma nella rassegna “crescere insieme”.

La Microeditoria negli anni ha incrociato diverse collaborazioni e tra di esse vi è quella con Fondazione Cogeme tracciando un filo diretto con il Festival Carta Della terra, giunto alla sua sesta edizione. Per questa occasione, saranno infatti inserite nelle rispettive programmazioni alcuni momenti di confronto sui temi dello spreco alimentare, e più in generale sulla sostenibilità ambientale alla presenza di ospiti di caratura nazionale.

I libri sono strumento di evasione ovvero un modo per uscire da sé (come ha detto Elena Loewenthal nel primo appuntamento di Book Tales): per Chiari essere Capitale del Libro è un'occasione per uscire da sé, per farsi più grande dei suoi confini territoriali, per guardare oltre il (triste) contingente e saper progettare un futuro da città che legge e che, in quanto tale, ha anche gli strumenti per scrivere il suo futuro (e in questa scrittura crediamo che anche il "pennino" della Microeditoria abbia un ruolo centrale).



www.microeditoria.it aggiornato in tempo reale.

INFO E CONTATTI Rassegna della Microeditoria
• info@rassegnamicroeditoria.it • + 39 339 6073551

Ufficio stampa e comunicazione digitale
Mail stampa@microeditoria 
mob. 342/9944933



10.22.2019




INCONTRO CON L'AUTORE PRESENTAZIONE DEL LIBRO





 THE POST WAR DREAM 
di 
ALESSANDRO ZANONI 

SABATO 26 OTTOBRE 2019 ORE 17
MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA
BRESCIA

Introduce
WALTER BORGHISANI

comunicato stampa


Il mio desiderio è quello di stimolare un pensiero storico e, quindi, di posizionare il nostro sguardo in una prospettiva critica, come quando la fotografia diventa un progetto.


Alla fine dell’estate del 2016, Alessandro Zanoni ha trascorso sei settimane nella regione autonoma della Mongolia Interna, in Cina, dove ha cercato di documentare, attraverso i suoi scatti, il processo di trasformazione delle città più importanti della regione.

Le immagini di questo reportage presentavano sorprendenti analogie con la stagione cinematografica italiana del secondo dopoguerra che desiderava, più o meno direttamente, mettere in luce lo sviluppo e la forte urbanizzazione che andava via via circondando il nucleo storico delle città italiane. La scioccante somiglianza tra le immagini realizzate in contesti completamente diversi, a oltre 50 anni di distanza, testimonia un carattere dominante, globalizzato e normalizzato di questi processi di insediamento. C’è un denominatore comune, che sembra cancellare la geografia e la distanza temporale tra gli eventi raccontati dal viaggio visivo. Lo sguardo si muove in luoghi silenziosi e misteriosi che sembrano spingere lo spettatore oltre l’evidenza empirica verso una dimensione quasi onirica. O uno scenario “post sogno”.

6.15.2019




Les Journées Nationales de l'Archéologie

16 GIUGNO
ore 10,30

presentazione del libro
"IL CAMMINO DEI TEATRI"





comunicato stampa

L’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento – Polo museale della Campania – in occasione de Les Journées nationales de l’archéologie, domenica 16 giugno 2019, alle ore 10,30, propone la presentazione del libro “Il Cammino dei Teatri”.


Il volume, voluto dalla Città Metropolitana di Napoli per promuovere la divulgazione e la conoscenza del vasto patrimonio delle risorse archeologiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio, si distingue per i tanti beni materiali e immateriali e per la ricchezza della sua enogastronomia. Attraverso una descrizione storica, architettonica e visiva degli antichi teatri greci e romani è possibile cogliere il fascino e l’unicità anche alla luce della esperienza della rappresentazione nella drammaturgia antica.

Il Cammino dei Teatri rappresenta il veicolo per la costruzione di un itinerario innovativo per la fruizione e la conoscenza del territorio, finalizzato alla valorizzazione della cultura teatrale antica così fortemente presente e radicato nella nostra regione.

Tra i maggiori teatri della Campania antica emerge quello di Benevento, che attraverso le ultime indagini archeologiche, i lavori di restauro e i nuovi rilievi offre nuovi e importanti elementi per la sua conoscenza. Sulla scorta dei nuovi dati e degli studi in corso è stato possibile formulare nuove ipotesi sulla sua storia costruttiva, restituendo una nuova immagine del 

monumento sia sotto l’aspetto 
strutturale, sia architettonico, sia della decorazione del frontescena.

Interverranno:
  • Ferdinando Creta, direttore del Teatro Romano di Benevento

  • Alfredo Balasco, architetto esperto nel rilievo e nell’architettura teatrale antica

  • Salvatore Ciro Nappo, archeologo e presidente associazione LACELAB

  • Luigi Petti, Docente Università degli Studi di Salerno






L’evento, che vuole coinvolgere la città di Benevento in tutte le sue espressioni,a partire dalle ore 9,00, prevede visite guidate all’Area Archeologica del Teatro Romano.


5.28.2019

Nancy Cuomo inaugura il “Festival dell’Erranza”
il 7 giugno a Piedimonte Matese apre la VII edizione 
(13-14 settembre)

Il tema 2019 è “Le Parole e l’Acqua”






COMUNICATO STAMPA

          
Protagonista dell’apertura primaverile della settima edizione del Festival dell’Erranza sarà Nancy Cuomo. Venerdì 7 giugno alle ore 18:30 a Piedimonte Matese (CE), nel chiostro del complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino (Largo San Domenico), l’eccezionale cantante sarà ospite d’onore dell’anteprima della rassegna culturale diventata ormai punto di riferimento del territorio nazionale per i molteplici percorsi di ricerca che intraprende ogni anno. Nel corso della serata – l’ingresso è libero – l’ideatore e direttore artistico del Festival dell’Erranza, Roberto Perrotti, anticiperà alcuni degli appuntamenti in calendario per il 13 e 14 settembre e si soffermerà sul tema scelto per l’edizione 2019 e su cui si incentrano gli incontri e le riflessioni della manifestazione, ossia “Le Parole e l’Acqua”, ossia la profonda e simbolica assonanza fra le parole e l’acqua, entrambe simboli e segni della linfa vitale per gli esseri viventi. «Proveremo a interrogarci sul misterioso potere di attrazione che l’acqua e le parole esercitano. L’acqua è “l’ineffabile fantasma della vita”, dove si scorge il fluire dell’esistenza, così come le parole rappresentano il nostro modo di “sentire il mondo” e di orientarci fra le sue contraddizioni. Guarderemo alla preziosità dell’acqua e delle parole: entrambe vanno utilizzate in modo corretto e sapiente. Tratteremo la loro pericolosità: le parole possono diventare pietre come l’acqua determinare un evento distruttivo» spiega Perrotti, aggiungendo che si prenderà in considerazione anche la loro dinamicità, essendo entrambe in continuo movimento e possedendo i caratteri di liquidità e di dinamismo. La continua attività di ricerca di nuove espressioni e l’incessante ampliamento dell’orizzonte artistico tipici di Nancy Cuomo ben rappresentano il tema di quest’anno del Festival dell’Erranza.
Come ogni anno, anche l’arte è protagonista del Festival: quest’anno la mostra sul tema dell’acqua verrà inaugurata il 13 settembre e sarà possibile visitarla fino al 30 settembre 2019. 

Il Festival dell’Erranza viene organizzato in collaborazione con la Fondazione Premio Napoli, FAI Fondo Ambiente Italiano, ANBI Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni, Progetto Diana: Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, e gode del patrocinio della Città di Piedimonte Matese e di un progetto sulla cultura e il vino, in comune con La Guardiense, riguardante le eccellenze del territorio. Main sponsor è Mangimi Liverini spa. Tra i sostenitori: Proloco Vallata, Rotary Club Matese, Ottica Corniello, Meeting, Bgusto, Athena. È inoltre possibile dare un contributo al Festival dell’Erranza firmando e destinando il 5×1000 nella dichiarazione dei redditi all’Associazione di promozione sociale: il Codice Fiscale da inserire nell’apposito riquadro è 04068100611.


Scoperta da Nico Fidenco, ha iniziato l’attività professionistica nel 1965, interpretando la colonna sonora del film “Kiss Kiss Bang Bang” (di Duccio Tessari, con Giuliano Gemma).Nel 1968 partecipa al “Cantagiro”, interpretando il brano “Ieri”, classificandosi I^ delle donne nel girone B. Il brano ha successo immediato e viene ripetutamente trasmesso nelle trasmissioni radiofoniche. Nello stesso anno partecipa alle finali della trasmissione televisiva “Settevoci”, condotta da Pippo Baudo. È campionessa per diverse puntate. Nel 1969 è la volta di “Concerto d’Autunno”, il brano che consacra la sua popolarità e i lusinghieri consensi della critica specializzata. Riceve dal M° Bargoni (l’autore) una lettera di congratulazioni, nella quale esalta la sua incisione tra le oltre 500 versioni realizzate in tutto il mondo. Nello stesso anno viene premiata con la “Caravella d’Oro” nella manifestazione “Nuovo Lido di Genova”. Ancora nel 1969 interpreta la colonna sonora della serie Tv internazionale, trasmessa dalla Rai, “Agente Speciale”, con il brano “Avengers”. Nel 1970 pubblica il 45 giri “Come una rondine”. La facciata b, “Se ti ho bruciato il cuore”, scritta da Antonio Coggio (compositore/produttore di Claudio Baglioni), diventa un successo radiofonico. Nel 1971 pubblica il 45 giri “Questo vecchio pazzo mondo”, ed è subito tra i più gettonati. Nel 1974 pubblica il suo primo album “Viaggio nell’amore”, a cura del M° Manuel De Sica e del M° Sandro Blonksteiner. L’Lp contiene il brano “Viaggio con te”, di Manuel De Sica, che sarà colonna sonora del film “Il Viaggio” di Vittorio De Sica, con Sophia Loren e Richard Burton. Importanti critici musicali sottolinearono l’interpretazione di Nancy. A causa della prematura scomparsa del suo produttore Leopoldo Buttaro, Nancy resterà lontano dal mercato discografico e dalle programmazioni radiotelevisive per alcuni anni. In tale periodo di assenza, l’artista è stata protagonista di un lungo tour all’estero, dove ha esibito la sua voce alle platee teatrali e radiotelevisive di vari Paesi .











5.04.2017

IL MAGGIO DEI LIBRI






by Esterina Pacelli


L’Associazione Storica Valle Telesina –ASVT- aderisce anche quest’anno alla campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Librari e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Maggio dei Libri è la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile. 
Dal 23 Aprile fino al 31 Maggio, in Italia ci saranno oltre 1.800 manifestazioni per la valorizzazione del libro e della lettura.
L’ ASVT presenta il proprio calendario di eventi, con ben quattro appuntamenti dislocati tra San Salvatore Telesino, Telese Terme e Faicchio. 
Sono stati proposti incontri per soddisfare le diverse esigenze dei lettori, il programma prevede la presentazione di non solo manoscritti in riferimento al territorio, ma anche due romanzi di autori locali.



Venerdì 5 maggio 2017 ore 17.30 – S. Salvatore T., Abbazia del S. Salvatore de Telesia
Presentazione dei libro di Giovanni Araldi
Vita religiosa e dinamiche politico-sociali. Le Congregazioni del Clero a Benevento (sec. XII-XIV)
Saluti delle autorità
Interventi:
Lugi Cielo, storico dell’Arte medievale
Luca Arcari, ricercatore di Storia della Chiesa, Università Federico II di Napoli
Sarà presente l’autore

Sabato 6 maggio 2017 ore 17.30 – Telese Terme, Sala Goccioloni
Presentazione del romanzo di Giulia Di Nola
I segreti di Zefiro
Saluti delle autorità
Interventi:
Angela Maria Pelosi, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Telesi@”
Giovanna Battaglino, ASVT
Partecipazione di Sara Bucci – attrice, Pompea Del Vecchio – Pro Loco Telesia
Sarà presente l’autrice

Sabato 13 maggio 2017 ore 10.00 – Faicchio, Istituto Tecnico per il Turismo
Presentazione dell’Annuario di Storia, Cultura e varia Umanità 2016 dell’ASVT
Saluti delle autorità
Interventi:
Elena Mazzarelli, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore Faicchio – Castelvenere
Jonathan Esposito, conferenza su: Viaggiatori inglesi a Napoli e nella Valle del Titerno

Sabato 27 maggio 2017 ore 17.30 – Telese Terme, Biblioteca comunale
Presentazione del libro di Antonio Vecchiarelli
Napoli na
Saluti delle autorità
Converseranno con l’autore:
Esterina Pacelli, bibliotecaria e consulente Beni culturali
Luigi Cielo, storico dell’Arte medievale
Immacolata Brignoli di Brignoli Edizioni
Musiche con Matteo Gaetano


12.19.2016


NESSUNO E' NATO LIBERO 

IL PRIMO SUCCESSO DI ADRIANA DELL'AMICO



Intervista di Esterina Pacelli

Adriana Dell’Amico è al suo primo esordio come scrittrice. Nessuno è nato libero, edito dalla piccola casa editrice EdizioniMelagrana, affronta in chiave religioso il Libero Arbitrio dell’essere umano. 
La tesi principale è la libertà dell’uomo sull'essenza e sull'esistenza, le cui riflessioni invitano ad un crescere civile in una società martoriata da eventi negativi. Tutto è permesso, forse fin troppo, perdendo il buon senso e invadendo la libertà altrui, si corre sempre più verso modelli sociali imposti dalla globalizzazione allontanandosi delle proprie radici.
Il protagonista don Nicola ripercorre il suo cinquantennale sacerdozio ricordando le diverse vicissitudini del suo quotidiano, nell'ultimo anno della sua vita fa una valutazione, ripercorrendo le storie di donne e di uomini della sua comunità.

Che  cosa ha spinto, ad Adriana Dell’Amico, a scrivere questo libro?
L’idea di scrivere questo libro è nata dal bisogno che vedo di amore nella gente. Ho cercato di trattare l’amore partendo dal concetto di libertà. Noi non nasciamo liberi e anche durante la nostra vita non lo siamo. Restiamo legati a catene, a preconcetti che ci sono stati inculcati dalla nostra famiglia, dalla società. L’unico modo per essere veramente liberi è amare. Amare nonostante i nostri limiti e le nostre imperfezioni e amare gli altri profondamente per ciò che sono.

Vivere con uno zio prete, ha influenzato le sue scelte di vita?
Vivere con uno zio prete per me è stato un grande dono. Mio zio mi ha insegnato ad amare Cristo, ma ciò non ha influenzato il mio percorso di vita. Ha posto le basi della mia fede e con queste basi sono stata sicuramente più forte nel camminare nel mondo.

Che cos'è la libertà e fino a che punto si desidera veramente essere liberi?
La libertà vera si ottiene solo attraverso il rispetto di se stessi e degli altri. L’unico metro è l’amore.

Marco muore a diciotto anni, avrebbe potuto scegliere una vita semplice, invece, ha sfidato con la sua ingenuità il dio denaro. Quante volte bisogna morire, prima di iniziare a vivere sul serio e capire il reale senso della vita?
Per capire il senso autentico della vita bisogna morire infinite volte e rinascere altrettante infinite volte. E’ attraverso le prove dure della vita che la nostra anima e la nostra mente si fortifica ed è in grado di andare avanti.

Cosa è auspicabile, in un momento così drammatico dove le guerre, omicidi, femminicidio, emigrazione ed immigrazione rendono difficile il vivere quotidiano, una società basata sul principio dell’Amore e del bene comune, giacché la parola Amore è contaminata da molteplici significati ed è principio di responsabilità, oppure, considerando che lei è un avvocato, uno Stato fondato esclusivamente su leggi giuridiche?
Le  leggi giuridiche dello stato non sono in grado di curare i mali dell’anima. Ciascuno di noi dovrebbe imparare a seguire un principio di etica e di morale collettiva. Per far ciò sarebbe semplice considerare due concetti: quello della responsabilità, vale a dire, il rispetto nei confronti dell’altro e quello della solidarietà cioè nell'aiuto dell’altro.

Nessuno è nato libero, è stato pubblicato a Maggio 2016 dalla piccola casa editrice EdizioniMelagrana, in soli sei mesi  è già alla terza ristampa. E’ stato presentato a Milano, a Roma, a Bologna alla Mondadori, a Firenze, a Napoli, a Caserta, a Capua, a Castelvenere e in tanti altri luoghi. In programma altre città e tra queste anche Cortina d'Ampezzo. Un viaggio continuo tra Nord e Sud, ma quale è stato il maggior riscontro che ha avuto durante la presentazione del suo libro nelle diverse zone d’Italia?
Le tante persone che ho incontrato in questi mesi girando l’Italia, mi dicevano sempre la stessa cosa. Che questo libro aveva “toccato“ il loro cuore. Ecco, questo era il mio obiettivo: produrre un’emozione forte.

Era preparata a questo successo?
Non ero assolutamente preparata a questo successo. Ma ho capito che in una società come la nostra, dove la vita ormai è priva di contenuti e di valori, l’uomo vuole ritornare a Dio, vuole ritornare ai valori primari.

Il suo prossimo lavoro? 
Da circa due mesi sto scrivendo il mio prossimo libro. Analizzo sempre l’animo umano.



Adriana Dell’Amico è nata a Caserta nel 1975. Ha studiato Giurisprudenza alla Seconda Università di Napoli Federico II ed è un Avvocato esperto in diritto dei minori e diritto di famiglia. Nel 2004 ha costituito una Cooperativa Sociale e una Comunità per minori dell’area penale. Fin dall'infanzia ha mostrato un’innata propensione alla poesia, vincendo molti concorsi. Viene definita come un’autrice che sussurra forti emozioni attraverso versi leggiadri e al contempo profondi, investigando in maniera innovativa temi e dimensioni solo lambiti da altri autori.Le forti tematiche scelte e il modus narrandi ispirano partecipazione del lettore e impongono la continuazione della lettura.Il libro Nessuno è nato libero è la sua prima sfida da scrittrice. In esso si esamina la persona e l’animo umano riprendendo e estrapolando concetti propri del personalismo francese.


Ringrazio Adriana Dell'Amico per il materiale fotografico e per aver reso possibile questa intervista



11.09.2016


presentazione del volume

CAYLUS e LA RISCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA




"Sessantacinque acquarelli di Pietro Santi Bartoli eseguiti per Luigi XIV vengono trafugati dal Cabinet du Roi dal chirurgo del potente ministro Louvois, e ritrovati in parte sessant’anni dopo dal conte di Caylus a Parigi. Da queste vicende nasce il “Recueil de peintures antiques”, il primo libro a colori sulla pittura antica, che avrà un’influenza determinante sulle pubblicazioni del secondo Settecento e sulla nascita del Neoclassicismo."




di Esterina Pacelli



Nel suggestivo Museo Archeologico Nazionale di Napoli, giovedì 10 novembre alle ore 17:00 sarà presentato il volume CAYLUS E LA SCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA attraverso gli acquerelli di Pietro Santi Bartoli per Luigi XIV - Genesi del primo libro di storia dell’arte a colori. 




"Il Recueil de peintures antiques, uscito a Parigi tra il 1757 e il 1760, rappresenta una pietra miliare nello studio della pittura antica nel XVIII secolo; nonostante il successo della pubblicazione presso i contemporanei, che ebbero a definirlo “le livre d’antiquités le plus singulier qui paraitra jamais” (Ch. Le Beau), rimane ancora oggi una delle opere meno note di Caylus. 
Dopo aver rinvenuto a Parigi trentatré acquarelli di Pietro Santi Bartoli, Caylus li fece incidere al tratto e acquarellare in trenta esemplari, che, per la prima volta, sono stati in gran parte rintracciati dagli autori del libro. Si propone qui una rilettura del Recueil e della sua fortuna attraverso l’esame della corrispondenza di Caylus – e dei suoi collaboratori Mariette e Barthélemy – con gli amici italiani padre Paciaudi e monsignor Bottari, corrispondenza che ha permesso di conoscere più da vicino la storia dell’edizione, la sua distribuzione, la sua fortuna presso i contemporanei. 
I bellissimi acquarelli di Bartoli ritrovati da Caylus sono oggi conservati nella Bibliothèque nationale de France, rilegati nel manoscritto che Caylus donò a Luigi XV nel 1764. A questi sono da aggiungere i trentadue esemplari del Royal Institute of British Architects di Londra che appartenevano in origine ad un’unica serie, acquistata dall’Accademia di Francia a Roma per conto di Luigi XIV tra il 1685 e il 1694, come si è potuto accertare, sulla base della documentazione archivistica reperita a Parigi. I sessantacinque acquarelli di Bartoli, che riproducono affreschi antichi rinvenuti nelle vigne della Roma tardobarocca, riuniti insieme in questo libro, sono pubblicati per la prima volta a colori e analizzati in base al contesto archeologico di provenienza, in una sintesi che attraversa due secoli fondamentali per lo studio della pittura antica."

L'argomento sarà discusso nel corso della presentazione del volume CAYLUS E LA SCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA a cura di Erminia Gentile Ortona e Mirco Modolo.
Introduce Paolo Giulieri direttore del MANN, intervengono Giulia Fusconi, Federico Rausa e Valeria Sampaolo.
Saranno presenti gli autori.





CAYLUS E LA SCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA
a cura di  Erminia Gentile Ortona e Mirco Modolo,
De Luca Editore d'Arte, 2016
formato 21 x 29,7, 
brossura pp. 280; 79 col., 197 b/n 2016













ERMINIA GENTILE ORTONA si è specializzata nello studio dell’Antico nell’arte italiana,con particolare riguardo per la pittura del Settecento romano. Ha scritto saggi sulle pitture delle Terme di Tito, sulla Villa Albani, sull’influenza della pittura antica nell’ambiente del Cardinale Alessandro Albani, su Felice Giani. Nei molti anni, trascorsi all’estero ha svolto attività di catalogazione e tutela dei beni artistici nelle ambasciate di Lisbona, Teheran e Parigi, culminata col volume L’Ambasciata d’Italia a Parigi. Hotel de La Rochefoucauld Doudeauville (2009). 


MIRCO MODOLO è archeologo, archivista e studioso di cultura antiquaria della Roma del XVII secolo. Dottore di ricerca con una tesi sulla fortuna della pittura antica tra Sei e Settecento (Università “Roma Tre”), si è diplomato presso la Scuola biennale di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell’Archivio Segreto Vaticano. Nelle sue pubblicazioni si è interessato prevalentemente dei disegni dall’antico sia come strumento di indagine del contesto erudito che li ha prodotti, sia come chiave per la ricostruzione archeologica. Ha analizzato gli acquarelli di Pietro Santi e Francesco Bartoli della collezione Topham di Eton e della collezione Coke di Holkham Hall nei cataloghi delle mostre “Paper Palaces” (Eton 2013) e “Seduzione Etrusca” (Cortona 2014).






5.06.2016

Seraphica Charitas


di


FRANCESCO LEPORE






di Antonietta Cutillo

Seraphica Charitas è il titolo dell’ultimo lavoro di Francesco Lepore, giovane storico con un impressionante numero di pubblicazioni scientifiche all’attivo. Nato a Benevento vive a Roma dove ha conseguito la laurea in lettere antiche e la licenza in dogmatica e dove ha lavorato per anni presso la Segreteria di Stato Vaticana, all’Osservatore Romano, nella Biblioteca Apostolica Vaticana.

Già nel 2015, l’Associazione Storica della Valle Telesina ha presentato la sua opera, Il Purgatorio ragionato di Francesco Longano -settecentesco prete, illuminista e massone - apparso nel 2014 nella autorevole rivista «Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae», e ripubblicato in volume dalla casa editrice IRESMO nel 2015. 

Oggi Lepore ritorna con una biografia di un personaggio “locale”: Fratel Carlo di S. Pasquale, al secolo Giuseppe Vitelli, nato a Cusano Mutri agli inizi dell’Ottocento, terziario francescano tra gli Alcantarini di Piedimonte Matese, vissuto in seguito a Sepino, Piedimonte, Napoli, Mirabella. Il lavoro di Francesco Lepore è una precisa ricostruzione storica della vita del Vitelli in un’epoca di trapasso dal vecchio al nuovo regime e di trasformazioni profonde, in particolare le leggi eversive, che portarono alla soppressione di molti conventi e riportarono Fra Carlo a Cusano nel 1866 dove visse fino alla morte nel Romitorio di S. Maria delle Grazie. «Da queste pagine emerge dunque la vera figura di Fratel Carlo, ricostruita, come si è già detto, grazie alle lunghe peregrinazioni dell'autore soprattutto presso quei "santuari della memoria" che sono gli archivi. Numerosi i documenti rinvenuti, che in una con le testimonianze giurate e la risistemazione delle fonti edite, conferiscono a questa pubblicazione gli accennati crismi della novità e dell'atipicità. La biografia si muove infatti su due binari. Essa è un'opera agiografica e, in quanto tale, scritta ad aedificationem. Ma il carattere spirituale è inscindibile da quello storico-critico, che ne costituisce il fondamento. Di ogni affermazione è fornito il rimando documentale e, quando le testimonianze dirette sono lacunose, l'accurata ricostruzione dell'ambiente familiare, sociale e religioso ne sostanzia indirettamente il profilo unitamente a un costante raffronto coi testi legislativi e ascetici dell'alcantarinismo, di cui il dott. Francesco Lepore mostra d'avere familiarità» (dalla prefazione di Fr. Michael Anhony Perry Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori).

In effetti, gli archivi frequentati dall’autore sono veramente tantissimi: il parrocchiale di Cusano, il diocesano di Cerreto, gli archivi dell’Ordine dei Frati Minori delle Province di Puglia, Molise, Napoli e della Provincia Sannito-Irpina, l’archivio Generale dei Minori a Roma, tutti gli archivi di Stato di Benevento, Avellino, Napoli per finire con l’Archivio Segreto Vaticano di cui Lepore è un profondo conoscitore. 

È per questo che quest’opera, edita dalla prestigiosa Editrice Vaticana e già presentata il 28 aprile scorso a Napoli, nel Monastero di S. Chiara, deve essere guardata per quello che è: un libro di storia a tutto tondo, con alla base una rigorosissima ricerca scientifica, che dà alla storia di un personaggio locale e di una piccola comunità la dignità e il valore che meritano.







 











Sabato 7 maggio 2016 – ore 18.00 


Presentazione del libro di Francesco Lepore 
Seraphica Charitas. 
Note storico-critiche sull'alcantarino Carlo di S.Pasquale (1818-1878)

 Abbazia benedettina del Santo Salvatore de Telesia - San Salvatore Telesino (Bn)



Introduce e modera: 

Enza Nunziato 
Giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno 


Saluti 

Giovanna Battaglino
Presidente dell'ASVT 

Fabio Romano
Sindaco del Comune di San Salvatore Telesino 

 Pasquale Marco Fetto
Presidente dell’Associazione Amici di Fra Carlo 


Intervengono 

 Giovanni Araldi
Dottore di Ricerca in Storia Medievale, Università "Federico Il" di Napoli 

 Fulvia Serpico 
Dottore di Ricerca in Storia Medievale del Pellegrinaggio, Università del Salento 


Conclude l'autore
Francesco Lepore






Associazione Storica Valle Telesina

9.09.2015


Ritorna alla luce Il Purgatorio ragionato di Francesco Longano a cura di Francesco Lepore


Secondo appuntamento promosso dall’Associazione Storica Valle Telesina per la diffusione della produzione bibliografica degli autori locali, con il Patrocinio del Comune di San Salvatore Telesino .
Il Purgatorio ragionato  a cura di Francesco Lepore è un piccolo gioiello portata alla luce dopo alcuni secoli di oblio.  Commissionato da un editore viennese al sacerdote Francesco Longano nel 1779 che ne
 terminò la stesura  in un mese, ma venne immediatamente sottoposto al censore Ecclesiastico e a  quello Regio per ottenere l’imprimatur, i quali chiesero di effettuare dei cambiamenti.
Il Longano diede via libera alla stampa, dopo alcune correzioni. Il saggio un vero e proprio trattato sul Purgatorio senza però ricorrere ai riferimenti biblici o dottrinali, ma solo alla luce della ragione, venne screditato attraverso la pubblicazione di un pamphlet dall’ex gesuita Francesco Antonio Zaccaria, che accusò il lavoro di Longano di essere “ereticale” e “ infettato di anticlericalismo”, per cui il testo venne ritirato e non vide più la luce fino a quando :  “Nel 2005 un privato offrì alla Biblioteca Apostolica Vaticana l’acquisto di un manoscritto di Longano che si credeva ormai perduto da due secoli e mezzo”  - come ricorda Francesco Lepore curatore della pubblicazione del saggio – “ il prezzo era molto contenuto : appena tremila euro. Perciò la Biblioteca Apostolica Vaticana decise di procedere all’acquisto e di inserire l’opera nel fondo “Vaticani Latini”.

Francesco Longano nacque a Ripalimosani, Molise, nel 1728-29. Studiò nel seminario di Bojano dove fu ordinato sacerdote nel 1751. Si trasferì a Napoli l'anno successivo, riprendendo gli studi di logica, geometria, diritto e teologia. Cominciò a seguire anche le lezioni di Antonio Genovesi, di cui diventò l'allievo prediletto al punto che nel 1760, ebbe l'incarico di sostituirlo nelle lezioni dalla cattedra di commercio.
Nel 1767 pubblicò Dell'uomo naturale che gli attirò ben presto accuse di irreligiosità, poiché riprendendo una parte dell'insegnamento genovesiano, portava a esiti più radicali alcune riflessioni del maestro.  Il Longano si poggiava su una rilettura di Vico, Spinoza e Montesquieu secondo cui la libertà naturale nasceva dalla critica alle disuguaglianze dovute alla differente distribuzione delle ricchezze, al lusso smodato, alla crudezza della società. Al centro della sua polemica si trovavano dunque i poteri e le istituzioni della società meridionale che più rappresentavano questo mondo di disuguaglianze, per lui rappresentato dai ricchi e dai baroni, dai frati e dalla Chiesa. A quell'epoca si fa risalire anche l'affiliazione massonica dell’autore, infatti il suo nome compare già in un elenco della Loggia napoletana La parfaite union del 22 ott. 1768.
Per circa due anni, dal 1756 al 1758 aveva insegnato Filosofia nel Seminario di Cerreto Sannita, ma ben presto era andato via, sia perché non amava troppo la gente del paese, sia perché troppo attratto dalla vita culturale e politica della capitale del Regno.

Nel 1788 pubblicò il Viaggio per lo contado di Molise, nel 1790 il Viaggio in Capitanata.
 Il Viaggio per lo contado di Molise, venne riscritto in gran parte nel 1796 con una breve premessa nella quale il Longano immaginava nel Sannio un luogo chiamato Filopoli, un'utopica società perfetta e democratica.  Era il luogo in cui veniva armonizzato il rapporto tra città e contado, e Longano vi rivelava ancor più la sua militanza massonica ed esaltava il mito del popolo sannita, attaccato alla patria e amante della libertà. La costituzione stessa di Filopoli prevedeva l'uguaglianza perfetta dei beni, dei diritti e dei doveri, di fronte a una religione civile senza Chiesa e senza poteri, conservata da sacerdoti scelti fra i più illuminati e benevoli padri di famiglia. Purtroppo non ne vide la stampa perché morì il 28 aprile 1796 a Santopadre in Terra di Lavoro. Ma la sua opera forse più controversa è proprio il Trattato teologico politico sull'esistenza del Purgatorio, del 1779 sequestrato e creduto perduto, ma oggi è conservato presso la Biblioteca Vaticana Apostolica, di cui Francesco Lepore ha curato la pubblicazione per la casa editrice IRESMO.

L’Associazione Storica Valle Telesina, ringrazia la presenza e  l’attenzione dell’amministrazione comunale di San Salvatore Telesino per la costante promozione delle manifestazioni storico-culturali.
Nella splendida cornice dell’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore, con il suo interno l’Antiquarium è un luogo amato e frequentato non solo dagli studiosi di San Salvatore Telesino ma da esponenti del mondo della cultura dell’intera Valle Telesina, è previsto per sabato 12 Settembre alle ore 18.00 l’appuntamento con Il Purgatorio ragionato di Francesco Longano a cura di Francesco Lepore.
Il programma dell’incontro è così articolato:
 coordina: Giovanna Battaglino, presidente dell'ASVT
 saluti: Fabio Romano, Sindaco di San Salvatore Telesino
Interventi:
 Valentino Petrucci, Università del Molise, La “Filopoli” di Longano: una città utopica sul Matese
 Dario Luongo, Università Federico II e Università Parthenope, Uguaglianza, integrazione comunitaria e religione civile. Il pensiero di Longano e la cifra dell'illuminismo meridionale
 Marco Buonocore, Biblioteca Vaticana, Cose nuove nell'antico: scoperte e sorprese nella Biblioteca Vaticana
Francesco Lepore, curatore dell’opera, Conclusioni


Tutti gli incontri sono a ingresso libero, non mancate!
Per informazioni contattare e-mail: asvtelesina@gmail.com Sito web: www.asvtelesina.org