6.29.2014

FESTINA LENTE TELESIA

Festival di poesia in musica organizzata dalla Fondazione Gerardino Romano.
L'esibizione poetico, performativo e musicale di Rita Pacilio Quintet.
La serata si è svolta presso l'anfiteatro delle Terme di Telese(BN),
con la partecipazione di Rita Pacilio vocal,Umberto Aucone sax,Antonello Rapuano piano,Giovanni Francesca guitar,Giulio Boniello bass. 
Rita Pacilio; Giulio Boniello
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)


Rita Pacilio; Antonello Rapuano; 
Giovanni Francesco;  Giulio Boniello
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)

Rita Pacilio;  Umberto Aucone;  Antonello Rapuano; 
Giovanni Francesco;  Giulio Boniello
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)
Rita Pacilio; Antonello Rapuano; Giulio Boniello
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)
Rita Pacilio; 
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)
 


Rita Pacilio
Anfiteatro delle Terme
Telese Terme (Bn)


6.22.2014

R-evolution

Grande esibizione ieri sera della band R-evolution.
Un sodalizio artistico composto da fantastici  professionisti che hanno regalato due ore di bella musica.
Organizzato in uno scenario suggestivo presso le antiche Terme Jacobelli, sul palco, cinque grandi musicisti che vantano di un percorso artistico di grande spessore.

La band R-evolution è formata da Franco Del Prete batterista, Annibale Guarino sassofonista, Massimo Volpe pianista, Vittorio Remino bassista e Peppe Sannino percussionista. Jezzisti ma non solo,insieme per dare corpo ad uno spettacolo mozzafiato, si sono cimentati in una performance di grande livello, una serata che meritava di essere ascoltata e vissuta. Peccato, poco pubblicizzata e poco pubblico. 
 


R-evolution
Annibale Guarino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)
 
R-evolution
Franco Del Prete, Annibale Guarino, Massimo Volpe,
 Vittorio Remino, Peppe Sannino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)


R-evolution
Peppe Sannino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)
R-evolution
Vittorio Remino e Franco Del Prete
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)


R-evolution
Franco Del Prete, Annibale Guarino e Vittorio Remino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)

R-evolution
Massimo Volpe
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)

R-evolution
Franco Del Prete, Annibale Guarino, Massimo Volpe,
 Vittorio Remino, Peppe Sannino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)
R-evolution
Annibale Guarino,
 Vittorio Remino, Peppe Sannino
Terme Jacobelli
Telese Terme (Bn)

 
   


6.12.2014

ARMANDO DE STEFANO



ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)
Armando De Stefano, uno dei più importanti pittori italiani, incontra la poesia di Borges.
De Stefano è legato alla sua Napoli. Entrambi partono da questi legami per superare ogni contingenza geografica e vivere la poesia e la pittura come una dimensione spirituale, un momento originario, un momento originario, lo spazio in cui esplorare forme  e processi di luoghi mitici, la dimensione a cui attingere per dare forma ad un immaginario fantastico. Così l'incontro diviene una Milonga (che in spagnolo significa festa), ricca di colori e di forme, di ispirazione e realizzazione.
ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)
De Stefano non si accontenta di rileggere Borges o di illustrare i versi. Ne vive intensamente le atmosfere poetiche e le traduce nel suo inconfondibile stile pittorico. Il risultato è una serie di quadri di grande ed energica vitalità, di profonda umanità e poesia. 
(lo scritto è tratto dalla brochure della mostra, OMBRE di Armando De Stefano, museo Arcos, Benevento, Italia.)




ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)
ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)




ARMANDO DE STEFANO

Cenni biografici


Nato a Napoli nel 1926, studia al Liceo Artistico e alla Facoltà di Architettura, che abbandona per frequentare l'Accademia di Belle Arti.
Nel 1947 con sei pittori napoletani organizza il "Gruppo Sud".
Dal 1950 al 1992 insegna all'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Partecipa alla Biennale di Venezia dal 1950 al 1956 e nel 1961 è presente nel Padiglione italiano della Biennale di Venezia e alla rassegna internazionale di Madrid.
E' presente alla Quadriennale d'arte di Roma nel 1951, nel 1955, 1960 e nel 1986. Espone inoltre in numerose rassegne nazionali ed internazionali. A partire dalla metà degli anni Cinquanta appare, accanto all'antico interesse per un contenuto storico-civile, una figurazione più esplicita che lo porta a rileggere l'arte del Seicento napoletano. Un linguaggio che emerge nella lunga serie dei "cicli" dedicati a Marat (1967-1968), Masaniello (1970-1975), Odette e il jolly (1973-1977), il ciclo presentato con un saggio di Giovanni Testori, pubblicato nel 1977 in occasione della personale alla Galleria Jolas di Madrid e "32" di Milano, dove aveva esposto nel 1974 e dove tornerà a esporre nel 1981, 1983, 1985.
Degli anni Ottanta è il ciclo del Mercato dei miti. Affiora un nuovo modo, più diretto, di porsi di fronte al quotidiano che si fa ancora più scoperto nel successivo delle Maschere.
Nel 1984 l'Accademia Pontano di Napoli organizza una personale con il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Campania e della Galleria "32" di Milano, che lo inviterà l'anno seguente ad Arco "85" a Madrid.
Nel 1989 presenta la Rivoluzione Napoletana del 1799 al Palazzo Serra di Cassano e a Palazzo Reale di Napoli, dove nel 1977 presenterà il ciclo l'Eden degli esclusi, che condensa il significato di tutta la sua opera: nani, barboni, zingari, vecchi, omosessuali, emarginati a cui è negata ogni possibilità di comunicazione sociale. Non diversamente dagli antieroi dei cicli precedenti, gli "esclusi" rappresentano le vittime del potere.
Nel 2002 presenta al Palazzo Reale di Napoli l'ultimo ciclo, Dafne, che in realtà è una denuncia del trasformismo politico attuale. Nello stesso anno è presente nella Rassegna Mediterranea, oggi esposizione permanente nella splendida cornice di  Palazzo d'Avalos a Vasto, in Abruzzo. Nel 2009 presente una antologica al PAN (Na), nel 2011 al museo del MADRE (Na) una piccola raccolta di opere dal titolo L'urlo del Sud, riproposta nel 2012 nella Chiesa di San Francesco in Sant'Agata dei Goti


ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)



ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)


ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)


ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)


ARMANDO DE STEFANO
MUSEO ARCOS
BENEVENTO (ITALY)



6.09.2014

Nuovi appuntamenti per l’evento “Danise on the road. Questa è la Napoli che voglio!”
 
10264848 565164720247754 1218544343529307904 nE' il tour napoletano di Danise Vincenzo, iniziato il 4 maggio in via Scarlatti e prosegue per le più belle piazze di Napoli.
Dopo, la Solfatara di Pozzuoli, piazza Bellini, piazza Carità, si esibirà in piazza San Domenico Maggiore il giorno 14 Giugno alle ore 18 in compagnia del suo piano a mezza coda, per poi chiudere con uno spettacolo finale, il giorno 22 Giugno in piazza del Plebiscito.
Il pianista, denunzia la grave crisi che attualmente vive il patrimonio culturale italiano attraverso l'unica arma che conosce: la musica. E' un progetto semplice ma carico di rinascita.
Esegue i brani classici napoletani, appartenenti, secondo alcuni musicologi, alla popular music, nel senso più ampio del termine, il cui gradimento fa presa sulla massa poiché è musica fatta per la gente, ma propone anche musica originale, quella che nasce dalla sua anima, dai piccoli gesti, e arriva dritta al cuore. Danise, è una fonte di energia, è un vulcano creativo, la sua abilità tecnica si coniuga sapientemente alle conoscenze musicali.
Napoli, per lui, è improvvisazione, poiché c'è il calore, l'armonia, che si respira tra i vicoli, tra i quartieri, tra la gente, ovunque c'è ritmo, ovunque c'è musica.
Nasce da queste premesse il progetto: Danise on the road. Questa è la Napoli che voglio!
Si cimenta, magistralmente in questa iniziativa, rompe gli schemi, improvvisando performance e proietta la musica e chi lo segue in una nuova dimensione, ricca di emozioni. Tutto avviene "en plein air" tra le mille sfumature che la luce genera su ogni particolare. Per un istante, non esistono più le barriere culturali, non esiste nessun palco che divide, ma solo uno scenario architettonico senza precedenti. Sono solo questi pochi elementi insieme alla sua verve, ad emozionare, anche solo per un attimo, i passanti-spettatori.
Vincenzo Danise, è pianista, è compositore diplomato al conservatorio di San Pietro a Majella.
Inizia subito un percorso artistico di grande rilievo. Incide il suo primo disco di esordio "Immaginando un Trio" da cui si percepisce il senso profondo della vita. Non ama classificare il suo genere musicale, poiché lui si definisce: "un musicista o meglio ancora un ricercatore" e "mi piace fare musica bella, senza etichettarla" poiché "compongo senza decidere cosa, tutto parte da un nota".
Con il Patrocinio del Comune di Napoli, l'evento si avvale della sponsorizzazione di enti privati. Consapevoli dell'importanza di valorizzare le qualità artistiche della città partenopea, poiché Napoli è una città bella da vivere, il cui patrimonio artistico è un emblema nel mondo.
Gli spettacoli possono subire cambiamenti di orari, pertanto è consigliabile consultare il sito www.danise.eu