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6.10.2022


presenta 

NICOLA FELICE TORCOLI 
 La rivincita della natura 


OPENING Sabato 11 Giugno, h 12-19 

(11 Giugno / 30 Settembre 2022)

Vitulano (Bn)

testo in catalogo di 

Rita Alessandra Fusco

comunicato stampa


Sarà inaugurata Sabato 11 Giugno, negli spazi di CASA TURESE arte contemporanea in via Fuschi di Sopra 64 a Vitulano (BN), la mostra personale di Nicola Felice Torcoli, artista lombardo classe 1980, presentata in catalogo da un testo di Rita Alessandra Fusco. Un evento con cui la galleria prosegue un percorso di approfondimento sulla giovane pittura italiana guardando sempre attentamente alla generazione di artisti nati negli ultimi 20 anni del secolo scorso, su cui ha focalizzato il proprio impegno ed una coerente linea progettuale. Una mostra che presenta un’ampia selezione della ricerca pittorica sviluppata dall’artista negli ultimi anni, dedicata esclusivamente al paesaggio, inteso come rivelazione della propria necessità di conciliazione col mondo naturale. Come scrive Rita Alessandra Fusco nel testo in catalogo, “Quando ho visto per la prima volta un’opera di Nicola Felice Torcoli non ho potuto fare a meno di pensare alla complessità del suo lavoro apparentemente lineare. I suoi paesaggi naturali sono reali – quindi oggettivamente soggettivi – ed irreali, perché sembrano appartenere ad un’altra dimensione. Sono paesaggi immobili, perfetti, esteriormente silenziosi; l’uomo esiste saltuariamente e quasi scompare, si perde, nella bellezza dei colori e nell’artificio del racconto. In queste tele il rapporto tra uomo e natura è distante, quasi inesistente; è come se il mondo naturale e quello umano non si appartenessero. Nei luoghi rappresentati non c’è cattiveria, non ci sono guerre, non c’è imbarbarimento e nemmeno inquinamento, tutto esiste in maniera armonica, nell’assoluto rispetto della specie e della diversità, attraverso un profondo senso di riverenza.”. E ancora, si legge più avanti, “Sono paesaggi che, indubbiamente, esprimono lo stato d’animo di un artista che riesce a ricordarci che l’arte può e deve essere anche un rifugio, un luogo sicuro dove poter rappresentare e percepire a fondo noi stessi, i pensieri, i dubbi, le paure. Non c’è bisogno di alzare la voce per poter urlare ed i lavori di Torcoli, ascoltati con attenzione, si rivelano più rumorosi di quanto si possa immaginare, perché smuovono le coscienze, perché ci ricordano quanto siamo finiti e circoscritti nei nostri costanti deliri di onnipotenza.”
Questa personale, maturata dopo circa un anno di collaborazione, avrà ulteriori sviluppi vista l’ormai certa partecipazione di Casa Turese ad Art Verona 2022, in programma dal 14 al 16 Ottobre, in una doppia personale di dialogo tra la pittura figurativa di Torcoli ed il lavoro monocromatico astratto di Paolo Laudisa.


In occasione dell’opening sarà presentato il catalogo (edizioni della galleria), la mostra resterà fruibile fino al 30 Settembre 2022. 
Per l’intera durata, la galleria adotterà tutte le misure di protezione per il contenimento dell’epidemia da COVID 19, per l’accesso allo spazio espositivo è consigliato l’utilizzo della mascherina ed il rispetto del distanziamento fisico, evitando assembramenti.

L’evento è inserito nella programmazione 2022, un anno iniziato brillantemente con la collettiva in corso presso il museo ARCOS di Benevento “LO SGUARDO DEL COLLEZIONISTA. Trent’anni d’arte contemporanea nel Sannio” a cura di Ferdinando Creta e Massimo Bignardi, riconoscimento alla lunga attività di promozione dell’arte contemporanea della famiglia De Maria che ha portato nel Sannio importanti artisti italiani ed internazionali (tra gli altri Stefano Di Stasio, Gian Marco Montesano, Enzo Esposito, Pino Deodato, Giorgio Cattani, Angelo Casciello, Peter Krawagna, Klaus Karl Mehrkens, Alessandro Bazan, Dany Vescovi). Programmazione che prevede appuntamenti di rilievo anche nei prossimi mesi, a partire da Luglio con la residenza d’artista per la realizzazione di un progetto calcografico dedicato al territorio, la già citata partecipazione ad Art Verona e la chiusura con la personale di Vincenzo Frattini in sede a Vitulano.

INFO: Tommaso De Maria cell. 333 3443684



Nicola Felice Torcoli nasce a Brescia nel 1980, vive e lavora Milano. È cresciuto in un paese delle valli bresciane, Lumezzane, dove ha maturato i suoi interessi per la pittura fin da bambino. Preso il diploma al Liceo Scientifico Sperimentale decide di proseguire i suoi studi in ambito artistico e si trasferisce a Milano per perseguire il diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2005 con una tesi intitolata “Randomental, un percorso in evoluzione”. Durante gli studi ha la fortuna e l’onore di lavorare come assistente per l’artista Marco Cingolani che ne accresce la formazione inseme ai preziosi insegnamenti dei professori dell’Accademia Dany Vescovi, Leonida De Filippi, Tetzuro Shimitzu, Stefano Pizzi, Giovanni Iovane, Ken Damy, Luca Beatrice, Alberto Garuttti, Remo Salvadori, Elisabetta Longari. La sua ricerca artistica è pittorica, ma spesso ha sperimentato in campi differenti quali la fotografia e l’installazione. Il cambiamento della società che si è informatizzata e il cambiamento dell’immagine da analogica a digitale sono alcuni punti cardine della sua ricerca, che procede incessante da ormai più di vent’anni. Intorno al 2010 approda all’utilizzo di una tecnica da lui stesso definita Defrag: la deframmentazione delle tele, un modo per dipingere in libertà, creare, distruggere e ricomporre. Nello stesso tempo porta avanti simultaneamente diversi stili. La simultaneità, la possibilità, la trasformazionedell’energia; è quello che accade nella chimica dei colori e della materia sull’opera, mischiata con gli umori e le emozioni del tempo. La ricerca è un percorso in evoluzione, e nell’evoluzione spesso è l’errore ad essere creativo e la chiave della sopravvivenza. Torcoli ha bisogno di creare e ha scelto la pittura per farlo, la ritiene una fonte inesauribile di conoscenza delle cose e di se stesso, è costantemente affascinato e sorpreso dalla dalla materia e dal concetto pittorico. Ha fatto sua l’idea percepita negli anni dell’Accademia dove l’insegnamento della Pittura come forma d’Arte non è un mero tecnicismo ma un modo di concepire e reinventare la vita. Negli ultimi cinque anni è diventato padre, si è insediato stabilmente a Milano e si è dedicato alla pittura di paesaggio. Una scelta che risponde al richiamo urgente di una pacificazione con il naturale e con la natura della pittura..

Rita Alessandra Fusco nasce a Napoli nel 1985. Critica d’arte, curatrice di mostre tra Napoli, Roma, Bologna e Torino, è redattrice per la rivista “Juliet” dal 2018. Co-fondatrice da marzo 2020 del progetto/spazio critico “La nuova maniera”, ha anche partecipato, da marzo a novembre 2017, al corso N.I.C.E – New Independent Curatorial Experience, tenuto da Paratissima Torino/art fair, curando anche una mostra all’interno della manifestazione di quello stesso anno. Ha fatto parte, inoltre, della segreteria tecnica per i workshop universitari della facoltà di Architettura della Federico II di Napoli: “Pausilypon: architettura e paesaggio urbano” e “Villa Jovis” nel 2017 e nel 2018. Collabora, inoltre, con Il Laboratorio di Nola, le edizioni di Vittorio Avella e Antonio Sgambati. Tra le pubblicazioni si ricorda la partecipazione al catalogo “Lands” dell’artista Marco Abbamondi, per Rogiosi editore e il volume "L'arte in cucina" per Giorgio Mondadori editore.



1.14.2022


Prorogata la mostra di 

Shōzō Shimamoto 
fino al 1° maggio 2022

Foligno 

Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC) 


comunicato stampa

La mostra è una suggestiva retrospettiva dedicata al Maestro giapponese: dalle prime opere con il gruppo Gutai alle esplosioni di colore dei lavori realizzati in Italia.

Il successo di presenze in questi mesi e la grande richiesta di poterla ancora visitare siglano la proroga della mostra al Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno.



L'ampia retrospettiva “Shōzō Shimamoto. Grandi Opere" resterà visitabile fino a domenica 1° maggio 2022. L’esposizione ha registrato già oltre 2000 visitatori ed è stata scenario anche di eventi collaterali e attività per famiglie. Il suggestivo percorso al CIAC, curato da Italo Tomassoni, presenta la produzione del Maestro giapponese Shōzō Shimamoto: dalle prime opere con il gruppo Gutai alle esplosioni di colore dei lavori realizzati in Italia.

La retrospettiva, progetto espositivo della Fondazione Morra di Napoli, voluto e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, con il supporto tecnico, logistico e organizzativo dell’Associazione Shōzō Shimamoto, intende evidenziare la grandezza della superficie pittorica su cui l’artista ha sempre agito, rendendo la dimensione dell’opera elemento che non ne costituisce la totale pienezza, ma confine da superare, a favore di una sempre più ampia visione della dirompente materialità. Da sempre nell’opera del Maestro giapponese la dimensione è considerata un punto di vista altro, l’opera si compone ad una distanza tale che tra cielo e terra il suo gesto artistico trova una connessione che va oltre il tempo e lo spazio.

           

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Umberto Nazzareno Tonti:

“Siamo molto soddisfatti dell’andamento di questa mostra d’arte, un successo importante per la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, per il polo museale CIAC e frutto della preziosa sinergia con la Fondazione Morra che ringraziamo per aver rinnovato la disponibilità ad estendere il prestito. 

Riscontriamo la presenza di un pubblico variegato di ogni età e proveniente da tutta Italia; un interesse che abbiamo potuto apprezzare anche a livello di comunicazione con tante riviste di settore e i quotidiani che hanno dedicato ampie recensioni alla mostra e al progetto culturale.

La proroga ci permetterà anche di poter presentare adeguatamente, emergenza sanitaria permettendo, il catalogo di mostra in via di definizione.


Con l’occasione, vogliamo evidenziare che sono stati molto partecipati anche gli eventi collaterali all’interno della mostra: i focus di approfondimento organizzati dal gestore del polo museale Maggioli Cultura, i percorsi didattici per bambini del progetto “Innesti Lab, connessioni tra arte e digitale al museo”, promossi dalla Fondazione Carifol e curati dalla Cooperativa Densa nonché il concerto "Il tempo del sogno - L’altro Novecento tra cinema e opera lirica” con le musiche di UmbriaEnsemble organizzato sempre dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.”




Per informazioni sulla mostra: tel. 0742.340090 – e-mail

ciacfoligno@gmail.com


10.15.2021


L’anima non cresce più


Guido Pecci




Opening 
  giovedì 21 ottobre, ore 18.00
                                                            21 ottobre – 14 novembre 2021

Galleria La Nica 
 Roma


comunicato stampa


Giovedì 21 ottobre 2021 alle ore 18.00 verrà inaugurata alla Galleria La Nica di Roma, sita in via dei Banchi Nuovi 22, la mostra L’anima non cresce più, personale dell’artista Guido Pecci, che prenderà parte alla sesta edizione della Rome Art Week, la settimana dell’arte contemporanea della Capitale.
Il titolo dell’esposizione L’anima non cresce più, frase riportata dall’artista in una delle opere in mostra, riprende altresì un verso della poesia Il pianto della scavatrice scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1957 e contenuta ne Le Ceneri di Gramsci, una delle più belle raccolte del Novecento italiano. 
In questo verso, pregno di significato, è racchiusa la chiave di lettura dell’intero ciclo di opere inedite che vogliono indagare il rapporto tra parola e segno pittorico, poesia e pittura, a partire dalla figura di Pier Paolo Pasolini.

Guido Pecci (1975), nato ad Alatri ma romano d’adozione, ha sempre posto al centro della sua ricerca artistica il segno, la parola, la memoria, il corpo; questi elementi mutuati dal suo lavoro precedente permettono all’artista di maturare ne L’anima non cresce più nuove istanze e di approdare a nuove soluzioni.
Da considerarsi come un ciclo autoconclusivo, le 17 opere inedite che compongono la mostra rappresentano una narrazione sedimentata a lungo e dagli esiti volutamente frammentati, frutto di un continuo movimento mnemonico. Sulla superficie pittorica riaffiorano dalle profondità, spesso nere come la pece, parole ed immagini, tracce, testimonianze che con-fondono il vissuto di Pasolini con quello di Guido Pecci. Come in un’arena di sovrapposizioni e stratificazioni, nello spazio-quadro dell’artista si svolge in realtà un fitto dialogo tra sé e l’altro sé, nella spasmodica ricerca di una dimensione poetica nella quale vengano a coincidere le posizioni dell’uomo e dell’artista.

L’anima non cresce più, a cura di Cristina Liscaio e Maria Vittoria Marchetta, sarà fruibile dal 21 ottobre al 14 novembre 2021. Il catalogo sarà edito da Grafiche Turato.




L'opening si terrà giovedì 21ottobre 2021 dalle ore 18.00 nel rispetto delle attuali norme riguardo l'emergenza COVID-19.

Info galleria
Francesca Valeria Scazzocchio | Relazioni Esterne & Innovazione
Tel. 3407930747 | francesca@gallerialanica.it
| www.gallerialanica.it


Galleria La Nica
P.I. 14738111005 – CCIAA n. 1542306 Roma
Via dei Banchi Nuovi 22 – info@gallerialanica.it – www.gallerialanica.it

7.10.2021

È stata inaugurata la mostra collettiva “Paesaggi” 

presso la galleria di arte contemporanea 
CASA TURESE in Vitulano. 



di Esterina Pacelli

Il gallerista Tommaso De Maria ha sempre vissuto tra l’arte contemporanea e la passione per il Sannio; in primis in galleria ART’S EVENTS centro d’arte contemporanea gestita dall’ingegnere Tonino De Maria e poi a fianco del gallerista Gianfranco Matarazzo in GiaMaArt studio. 


Oggi, Tommaso De Maria continua la strada intrapresa alcuni anni fa, e dopo la pausa forzata del lockdown, apre una nuova stagione di esposizioni con la presenza di artisti di calibro internazionale: Deodato, Di Stasio, Laudisa, Martino, Mastronunzio, Mehrkens, Montesano, Rotondi, Salina, Schifano, Torcoli. 




“Ci troviamo di fronte, ovviamente, ad artisti con storie e percorsi di vita diversi, ma che ben dialogano tra di loro perché sono uniti dallo stesso comune denominatore: esprimere se stessi attraverso un paesaggio, un particolare della propria esistenza da condividere.” - scrive Rita Alessandra Fusco- nel catalogo della mostra “Paesaggi”.






Dal punto di vista geografico il paesaggio è una porzione di territorio in continua trasformazione a causa dei fenomeni naturali e antropici. Sicuramente l’aspetto più scuro in questo ultimo periodo è causato dalla presenza dall’Homo Sapiens in ogni dove, contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre con conseguenze disastrose, non possiamo fare a meno di chiederci : come muterà l’aspetto del mondo nel futuro prossimo?
La riflessione sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro è affidato all’arte, in particolare all’arte contemporanea, all’immaginario che trasforma il paesaggio in maniera distopica attraverso un viaggio visionario del futuro. La mostra è un punto di partenza alla riflessione del nostro Dove. Dove siamo. Dove andremo.



“Paesaggi” a cura di Rita Alessandra Fusco | 09.07 - 30.09 | 
CASA TURESE arte contemporanea | via Fuschi di Sopra | Vitulano (Bn) | info@casaturese.it cell.: 333.3443684 - tel.: 0824.674650 

Per visitare la mostra è obbligatorio prenotarsi via email o attraverso i canali social della galleria



7.04.2021

Casa Turese arte contemporanea 


                                  PAESAGGI

                                     a cura di  Rita Alessandra Fusco



Vitulano (BN)
9 luglio 2021, ore 11-17 (con prenotazione)




comunicato stampa

Sarà inaugurata venerdì 9 luglio 2021, negli spazi della galleria Casa Turese arte contemporanea di Vitulano (Bn), la mostra “Paesaggi” a cura di Rita Alessandra Fusco. 

“Dopo tanto tempo fermi, ripartire con una mostra collettiva mi sembrava la cosa più giusta da fare. Tutti noi abbiamo tenuto dentro riflessioni e pensieri in questi mesi di chiusura e solitudine, mi sembrava il modo migliore per metabolizzare questa cosa in maniera collettiva, attraverso un messaggio importante” - sostiene - Tommaso De Maria, direttore artistico della galleria.

Un racconto collettivo che vede insieme le opere di Pino Deodato, Stefano Di Stasio, Paolo Laudisa, Nicola Maria Martino, Antonio Mastronunzio, Klaus Karl Mehrkens, Gian Marco Montesano, Micheal Rotondi, Mario Salina, Mario Schifano, Nicola Torcoli; tutti artisti di altissimo spessore. 

Come si legge nel testo critico: (...)"ci troviamo di fronte, ovviamente, ad artisti con storie e percorsi di vita diversi, ma che ben dialogano tra di loro perché sono uniti dallo stesso comune denominatore: esprimere sé stessi attraverso un paesaggio, un particolare della propria esistenza da condividere. Sono opere di forte intensità emotiva, che riescono a farci rivivere gli stati d’animo di ciascun artista - i cambiamenti personali e sociali, lo stupore di un particolare momento - attraverso un cielo abbozzato o un albero stilizzato, poiché sono lavori che non si soffermano sulle forme ma sui significati, sui contenuti.”











E ancora, si legge nel testo di Rita Alessandra Fusco: (...)"il paesaggio ha sempre celato qualcos’altro, ha sempre accompagnato una narrazione non solo fisica, ma anche e soprattutto emotiva, etica, divulgativa.” L’idea, per l’appunto, è quella di far emergere attraverso il lavoro di ciascun artista, il forte potere e valore divulgativo di un paesaggio artistico che non si sofferma solo sulle forme, bensì svela qualcosa di insito, inconscio, nei contenuti.


Nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di contenimento dellepidemia da COVID19 :

l’opening durerà l’intera giornata, dalle 11 alle 19; 

Per visitare la mostra è obbligatorio prenotarsi via mail o attraverso i canali social della galleria 

(WhatsApp, Facebook, Instagram, Twitter); 

L’accesso sarà consentito ad un massimo di 6 persone; 

per visitare lo spazio espositivo è obbligatorio l’utilizzo della mascherina e l’igienizzazione delle mani evitando assembramenti all’esterno della galleria.


Pino Deodato

Stefano Di Stasio 

Paolo Laudisa

Nicola Maria Martino

Antonio Mastronunzio

Klaus Karl Mehrkens

Gian Marco Montesano

Micheal Rotondi

Mario Salina

Mario Schifano

Nicola Torcoli 

(catalogo in galleria)

INFO: Tommaso De Maria (cell. 333 3443684) Rita Alessandra Fusco (cell. 348 0541062)

10.24.2019







comunicato stampa

Casa Turese Arte Contemporanea presenta Sabato 26 Ottobre 2019 alle 18.00 la fantasia è la vera realtà, primo importante riconoscimento all’artista Gabriele Turola (Ferrara, 1945-2019), scomparso prematuramente all’età di 74 anni lo scorso mese di Agosto. 

Una mostra che ha avuto la sua attiva collaborazione fino agli ultimi giorni di vita nella redazione del catalogo in cui sono pubblicati, insieme alle opere pittoriche, suoi testi e poesie realizzati per la pubblicazione che sarà presentata in occasione del vernissage.


L’allestimento è composto da una serie di tempere su carta di piccolo formato realizzate tra il 1991 ed il 1997, opere in cui lo spazio si spezza in tanti frammenti e si popola di fiori, pesci, donne, nuvole, lune, stelle….. e poi di fari, maschere, divinità, fate, farfalle e ancora, di uomini col cilindro, abiti, chiocce, montagne, acque…. 

Il suo è un inventario di sogni, un catalogo di apparizioni festose, un almanacco di storie che iniziano ma non finiscono mai, come la Novella dello Stento, e si confondono, si intrecciano, si moltiplicano. 
Ci sono, nei suoi lavori, triangoli interrotti accanto a cui compaiono figurette disegnate di tutto punto, come nei sillabari della scuola elementare. Narrazione e segno, geometria e immagine non sono in contrasto, ma convivono felicemente. 
Sono fiabe dipinte, le sue, e della fiaba, o del mito, hanno anche i titoli: 
Il vello d’oro,
Il sogno del mago Houdini
Il sogno del mago Houdini, La porta del sole, Il viaggio del leone, Le anime gemelle… 
Solo che le fiabe, quelle tramandate da secoli, hanno un senso compiuto, un inizio e una fine, anzi un lieto fine, mentre quelle di Turola sono indecifrabili e nascondono la continua ricerca di un significato, che, a prima vista, sembra non esistere. 

Nelle sue opere, comunque, c’è qualcosa di felice, di sorridente. 
E se Sbarbaro diceva: ”Noi non abbiamo altra felicità che di parole”, Turola avrebbe potuto dire: ”Noi non abbiamo altra felicità che di forme e colori”.

Elena Pontiggia 



GABRIELE TUROLA
“la fantasia è la vera realtà” testo in catalogo di Elena Pontiggia

CASA TURESE arte contemporanea 
Sabato 26 Ottobre ore 18.00

26 Ottobre / 14 Dicembre

INFO:
Tommaso De Maria Cell: 333 3443684



Gabriele Turola è nato a Ferrara il 13 Agosto 1945; ha frequentato il Liceo Classico “L. Ariosto” e l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” di Ferrara. Per merito del padre Bruno (gallerista) ha incontrato De Chirico, Morandi, Annigoni, Guidi, Saetti, Carlo Levi ecc.. E’ stato un artista eclettico, che ha vissuto un rapporto ancestrale con alberi, animali, pietre, ruscelli. Negli anni ne ha studiato i segreti, ha percepito la spiritualità e la forza magica della Natura, ritrovando l’armonia originaria, quella che l’uomo ha perso a causa della civiltà. Protagonista dei suoi quadri è il colore, inteso come una medicina che consola e procura gioia, per cui le immagini naturali, quali donne, animali, piante, minerali e, persino le macchine, sono diventate un puro pretesto per esprimere il mistero del mondo. Nel 1993 ha iniziato a esporre presso la galleria milanese di Franco Toselli; grazie ai preziosi consigli del gallerista e ai grandi Maestri, di cui ha ammirato le opere da vicino o che ha conosciuto di persona, si sono aperte nuove possibilità. Ha scelto come guide ideali Nicola De Maria e Gino De Dominicis, i pittori cosmici del sole e della notte. E’ scomparso prematuramente all’età di 74 anni lo scorso mese di Agosto.

MOSTRE PERSONALI 

1991 - Casa dell’Ariosto, Ferrara
1993 - Museo Remo Brindisi, Lido di Spina Ferrara 1998 - Galleria Cà di Frà, Milano
2001 - Galleria Toselli, Milano
2002 - Realizza una cartolina di auguri per l’Unesco, ricavata dal suo acrilico su tela«l’Arca di Noè» spedita in tutto il mondo.
2006 - Spazio Juliet, Trieste. La rivista Juliet pubblica nel 2005 in copertina la sua tempera su carta
«King Kong a Milano».
« Fantasie del mondo naturale», Galleria Biasutti & Biasutti, Torino, con presentazione di Nicola De Maria ed Elena Pontiggia
2007 - «Il volto segreto delle cose» Galleria Toselli, Milano con presentazione di Lisa Ponti e Franco Toselli
«Fantasie» Galleria Russo, Roma
2008 - «Giardino» Galleria Atlantica, Vicenza Università Bocconi, Milano
2009 - «I misteri del mestiere» Circolo degli Artisti, Torino
«Filastrocche, storie, racconti» Galleria Biasutti & Biasutti, Torino
2011 - «Saluzzo arte», Antiche Scuderie, Saluzzo, personale con Piero Gilardi, Daniel Spoerri.
«Il diario di un Pittore» centro d’arte Faro. Noci, Bari
2013 - Pubblica «Misteri di arte e magia» illustrato dall’autore con prefazione di Margherita Hack (Faust Edizioni Ferrara)
2017 - «Mappe di viaggi dipinti» Galleria Biasutti & Biasutti, Torino
2019 - «La fantasia è la vera realtà» Galleria CASA TURESE arte contemporanea, Vitulano (BN) con presentazione di Elena Pontiggia

MOSTRE COLLETTIVE

1986 « OfficinOttanta», Castello Estense, Ferrara 1987 « Per Schifanoia», Castello Estense, Ferrara 1990 « Per Isabella» Palazzo Ducale, Mantova 1994 « Scuola Rudolf Steiner » Milano
1996 « Le sorelle Grimm» Galleria Art Director, Milano 1997 « Portofranco» Living Art Gallery, Milano
-Miart, Galleria Toselli, Milano
-«Portofranco» Galleria Alter, Torino
1998 «Candele senza vento» Fabbrica Eos, Milano Artissima, Galleria Lucien Bilinelli, Torino.
1999 «Galleria Victor Saavedra, Barcellona
- Galleria Col, Tokyo.
- Galleria Col, Osaka
-Galleria Betta Frigeri, Sassuolo (Modena)
-«Portofranco» Arte Fiera Galleria Toselli, Bologna 2001 Galleria Studio Ippolito Simonis, Parigi
2002 «Col Sale» Galleria in Arco, Torino
-Art Forum - Galleria Toselli Berlino
- «Portofranco» O’artoteca, Milano
2003 Art Bruxelles, Galleria Toselli, Bruxelles
- Miart, Galleria Toselli, Milano
2004 «L’Arte comunica il cioccolato» gli antichi Chiostri, Torino
-Artissima, Ermanno Tedeschi Gallery, Torino 2005 «Affinitès» Le pavè dans la mare, Besancon
-«Il mondo di Lisa Ponti» Palazzo delle stelline, Milano
- Expo Galleria Agostino Tortora, Bari
2009 Premio Internazionale Limen Art, Palazzo comunale Vibo Valenza, a cura di Elena Pontiggia 2014 «Un mosaico per Tornareccio» (premiato), Tornareccio. Il paese delle api, Chieti. Da una sua tela viene ricavato un mosaico
2018 Triennale di Milano «Franco Toselli e gli artisti di Portofranco. Soft revolution» a cura di Elena Pontiggia
- «L’infanzia indimenticabile» Museo Casa degli Artisti Tel Aviv (Israele)












9.09.2019






Michelle Gagliano
“ROOTS / RADICI”
Giovedì 19 settembre 2019, ore 18.30

Roma, Via dei Banchi Nuovi 22




comunicato stampa



Il 19 settembre 2019 alle ore 18.30 verrà inaugurata in via dei Banchi Nuovi 22 la mostra “Roots / Radici”, personale dell’artista italo-americana Michelle Gagliano che nel 2017 ha ottenuto la prestigiosa Virginia Museum of Fine Arts Visual Fellowship, il medesimo riconoscimento dato a Cy Twombly nel 1949. In esposizione un ciclo di opere dedicate al suo rapporto emozionale con la natura, un percorso dunque intimista che ben accoglierà l’imminente stagione autunnale.

Per la Galleria La Nica “Roots / Radici” sarà la prima esperienza in collaborazione con un’artista d’oltreoceano. Il titolo della mostra rimanda sia al legame d’appartenenza di Gagliano all’Italia, terra d’origine dei suoi avi, sia alla necessità dell’artista di attingere, proprio come le radici di un albero, dalla natura, sua sostanziale fonte d’ispirazione. Tuttavia, è importante sottolineare che Michelle Gagliano non si è mai considerata una paesaggista: quello che dipinge non è che il profondo rapporto emotivo instaurato con la natura, un processo intimo che la accompagna fin dall’infanzia trascorsa nella campagna di Jamestown (New York).
Nelle sue opere l’artista riflette sul complicato dialogo con la terra, che viene raschiata, tirata, bagnata, levigata e poi resa nuova, dialogo energico che Gagliano traspone nel suo fare artistico. Questa estrema sensibilità verso la terra e la natura l’hanno spinta negli ultimi anni ad attuare una scelta radicale verso l’utilizzo di materiali atossici e accuratamente selezionati in modo da garantire scarti minimi: pigmenti macinati, olii e solventi a base di noci e lavanda e gesso fatto a mano. Una scelta che riflette, inoltre, la volontà dell’artista di guardare a questo modus operandi antico in una prospettiva più contemporanea.

All’inaugurazione di “Roots / Radici” saranno presenti Michelle Gagliano e il noto jazzista statunitense Butch Taylor, che per l’occasione ha composto dei brani inediti dedicati alle opere in mostra. La Galleria La Nica sarà lieta di offrire un evento immersivo, in cui pittura e musica dialogheranno sinergicamente.

La mostra, che ha ottenuto il patrocinio del Virginia Museum of Fine Arts, sarà fruibile fino al 12 ottobre 2019.
Si ringrazia la Cantina Placido Volpone per il sostegno all’evento.






Responsabile Comunicazione e Relazioni esterne - Francesca Valeria Scazzocchio
Tel. 3407930747 | francesca@gallerialanica.it

Info galleria
Galleria La Nica
Via dei Banchi Nuovi 22 – 00186 – Roma
Tel. 06 44235025 | 3297490667 | info@gallerialanica.it | www.gallerialanica.it
Orari: dal martedì al sabato, ore 11:00 – 19.00






5.26.2019



ALESSANDRO SCARABELLO

Uppercrust
A cura di Marcello Smarrelli


Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago
8 giugno – 1 settembre 2019

Inaugurazione sabato 7 giugno 2019, ore 17.30


Alessandro Scarabello presenta Opera Rubra, un progetto site specific per Palazzo della Corgna. Un intervento pittorico inedito in dialogo con lo splendido ciclo di affreschi del Pomarancio, che celebra le gesta del Marchese Ascanio della Corgna. In mostra, per la prima volta nella loro completezza, anche il ciclo Uppercrust, con dodici grandi ritratti a figura intera, e la serie Heads, composta da oltre cento dipinti.

COMUNICATO STAMPA

Palazzo della Corgna apre alle espressioni più all’avanguardia dell’arte contemporanea. Il polo culturale della cittadina umbra ospiterà per tutta l’estate la mostra di Alessandro Scarabello dal titolo Uppercrust, a cura di Marcello Smarrelli.

La mostra è promossa dal Comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte, in collaborazione con Aurora Group e The Gallery Apart Roma.

L’inaugurazione è in programma venerdì 7 giugno alle ore 17.30, alla presenza del curatore e dell’artista, e sarà visitabile dall’8 giugno all’1 settembre 2019.

Dimora del Marchese Ascanio della Corgna, il palazzo si sviluppa al suo interno attraverso una serie di stanze, alcune delle quali parzialmente o interamente affrescate, che costituiscono il percorso espositivo. 
Alessandro Scarabello ha realizzato per l’occasione Opera Rubra, ideato per la Sala delle Gesta di Ascanio. Tre tele di grandi dimensioni sono installate al centro della camera picta, in modo non convenzionale, e dialogano con gli affreschi del Pomarancio che celebrano le gesta di Ascanio della Corgna. Il trittico nasce da una ricerca sulla pittura al limite tra figurativo e informale, gli elementi rappresentati convivono con la potente cromia delle tele a simboleggiare l’ardore, il coraggio e la passione che caratterizzano la figura romantica del condottiero. Nelle sale successive Scarabello presenta, per la prima volta nella sua completezza, la serie Uppercrust composta da 12 grandi ritratti a figura intera e a grandezza naturale, oltre al ciclo Heads che comprende più di cento dipinti di formato ridotto.
Upper crust è l’espressione con cui nelle società anglosassoni vengono indicati gli appartenenti alle leading classes, la nuova aristocrazia che utilizza la propria posizione dominante in termini economici, finanziari e di comunicazione. Con questo progetto l’artista ha voluto creare un vero e proprio catalogo di tipi umani a vario titolo rappresentativi di queste élite, sulla cui onorabilità Scarabello interroga se stesso e lo spettatore.
La nobile dignità del Palazzo della Corgna e delle gesta coraggiose di Ascanio, affrescate sulle pareti, che ne esaltano le virtù di signore illuminato, vengono messe a confronto con una rappresentazione volutamente caricaturale di vizi, posture e atteggiamenti manierati, espressioni tipiche dei contemporanei “uppercrust”.
Scarabello invita lo spettatore a un confronto visivo molto serrato. Al repertorio iconografico classico che inneggia alle eccezionali doti di Ascanio nelle molteplici vesti di condottiero, amante delle arti e amministratore (fu anche promotore di una riforma agraria dai caratteri fortemente innovativi), viene contrapposta una visione composta da una serie di elementi che manifestano tutt’altro.
Il dialogo tra queste due forme così antitetiche di potere è il corto circuito che l’artista innesca per sottolineare l’urgenza di una nuova e diversa classe dirigente, che basi il suo potere sulla conoscenza, sui saperi e sulle competenze al fine di poter avere politici che promuovano modelli di convivenza più equi, riducendo il divario esistente tra i pochi detentori di ricchezza e i troppi disperati che popolano il pianeta.




Alessandro Scarabello (Roma, 1979) vive e lavora a Bruxelles. Ha conseguito il BFA presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e il MFA presso la Royal Academy of Fine Arts (Kask) di Gand, esponendo in numerose istituzioni pubbliche e private in Italia tra cui il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (PAC), Palazzo Collicola di Spoleto e Palazzo delle Esposizioni di Roma. Ha partecipato a diverse Biennali d’arte contemporanea tra cui la Bienal del fin del mundo in Sud America, la Biennale dei Paesi del Mediterraneo ad Alessandria d’Egitto, la Biennale di Tunisi e la Biennale dei giovani artisti a Monza, Italia.


COORDINATE MOSTRA

Date: 8 giugno – 1 settembre 2019
Luogo: Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago
Inaugurazione: 7 giugno 2019, ore 17.30
A cura di: Marcello Smarrelli
Orario: tutti i giorni 9.30–19. Ultimo ingresso 45 minuti prima dell’orario di chiusura. È possibile prenotare l’apertura straordinaria per visite riservate.

Biglietto: Il biglietto comprende la visita al Palazzo della Corgna e alla Rocca del Leone.
Intero euro 8; 
ridotto A euro 6 (gruppi +15; fino a 25 anni); 
ridotto B euro 3 (6-18 anni); 
unico residenti Comune di Castiglione del Lago euro 4; 
gratuito bambini fino a 5 anni.

Visite guidate: in italiano € 80; in inglese € 100. Al costo si aggiunge il biglietto ridotto.

Informazioni, visite guidate e laboratori per le scuole: Palazzo della Corgna +39 075 951099 - cooplagodarte94@gmail.com


Prenotazioni: Call center + 39 0744 422848 (dal lunedì al venerdì 9-17, sabato 9-13, escluso festivi) - callcenter@sistemamuseo.it

www.palazzodellacorgna.it

La mostra è realizzata in collaborazione con The Gallery Apart Roma – www.thegalleryapart.it





















2.21.2019

FRaC Baronissi
MUSEO-FONDO REGIONALE D'aRTE CONTEMPORANEA

Comune di Baronissi - Regione Campania
Galleria dei Frati
23.02 > 24.03.2019

Comunicato stampa



Sabato 23 febbraio alle ore 18:30, apre al pubblico la mostra personale di Michele Attianese dal
titolo GROUND. La mostra curata da Massimo Bignardi, ripercorre le esperienze del giovane
artista campano, dal 2009 ad oggi: dipinti che segnano una decisa svolta nella sua esperienza
creativa.
«Dopo la mostra dedicata a Pino Pascali organizzata in occasione del cinquantesimo anniversario
della morte – osserva il Sindaco Gianfranco Valiante – l’attenzione del Museo-FRaC torna a
puntare la sua attenzione sulla realtà dell’arte della nostra regione. Uno sguardo sulle nuovissime
esperienze, sui giovani che oggi segnano una traccia significativa nel dibattito culturale: sguardi che
si aprono all’Europa, in un confronto di rinnovamento e, al tempo stesso, di promozione di una
nuova proposta all’interno dell’articolato dibattito sulle arti e, in generale, sulla cultura».
«La pittura che inclina il suo sguardo sulle proprietà del reale – annota Massimo Bignardi –, registra
da tempo un trend positivo, un apprezzamento del pubblico dei collezionisti, solito delle grandi
rassegne o delle fiere d’arte contemporanea. Immagini soprattutto di città, inclini a raffigurare
frammenti di vita di un’epoca posta sotto l’imperativo dell’aggettivo ‘istantaneo’, nella quale
‘attendere’, sosteneva Laura Potter, “è diventata una parola oscena”.
La vita, nell’epoca della surmodernité, governata dalla dittatura delle immagini che, dagli
smartphone ai grandi schermi posti ad icona dei non-luoghi, bombardano da ogni angolo la nostra
quotidianità, è il tema che tiene insieme, in pittura, l’esperienza creativa di Michele Attianese. Il suo
è uno sguardo che si muove tra le ‘geografie’ di marginalità urbane, tra architetture mute e le figure
che vi abitano, ponendo, di volta in volta, l’accento ora sulla dimensione dello spazio, ora sulle
cose. Non c’è, o almeno non nelle opere di questi ultimi anni, nelle quali si fa avanti un certo
approccio percettivo che tende a parametrare le diverse proprietà della realtà, il bisogno di una sua
raffigurazione, vale a dire di una composizione ove la pittura si fa riporto del vedere. Le opere
recenti segnano l’avvio di una nuova fase esplorativa del reale: un processo che, per alcune affinità
se pur alla luce dell’imperativo tecnologico-digitale, non è distante, da quella
‘risemantizzazione del reale’ della quale parlava Sanguineti, a metà degli anni Sessanta, riferendosi
alle esperienze degli artisti che diedero vita a Napoli al Gruppo 58. Nella loro azione di
riappropriazione degli spazi e delle cose, degli oggetti propri del patrimonio iconico-antropologico
partenopeo, si ritrovava l’identità esistenziale di una generazione che palesava una nuova formula,
scriveva Sanguineti, “per un progetto che ha radici ben solide, in questo terreno napoletano”.
Attianese muove dalle stesse coordinate; cioè avvicina lo spazio (che è materia della sua formazione
di architetto) e le cose che hanno origini diverse e non sempre attinenti al reale, conservando una
concezione animistica propria della cultura vesuviana. Un indirizzo che è riconoscibile nei lavori
realizzati nel 2015, penso in tal senso a Right place #3, Crowd, Partitura anonima, piccoli dipinti
ad olio su carta o su tavola, per i quali l’artista si sporge verso lo spazio, oppure Assembly boy ove,
invece, sono le cose a prevalere».

MICHELE ATTIANESE, Castellammare di Stabia (NA) 1976. Dopo i corsi di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si laurea nel 2009 in Architettura. Significativa è l’esperienza dei “laboratorio di quartiere” di Riccardo Dalisi nel Rione Sanità, uno storico quartiere di Napoli caratterizzato da una forte anima popolare ricca storia e tradizione. Di grande importanza è la collaborazione con l’associazione umanitaria Emergency con cui realizza un progetto di pittura e illustrazione introducendo nella propria ricerca personale temi fortemente legati
al mondo umanitario e all’accoglienza al diverso.
Tiene la prima personale dal titolo “Derma” nel 2002, anno in cui tra l’altro è segnalato al premio Novara. Nel 2010 è presente a disegni diversi, presso il MAT - Museo dell’alto Tavoliere, Sansevero. L’anno seguente è nella rassegna “Aperto ‘11” ospitata dalla galleria Fёs Show Room di Minori con la personale “Mémoire de sucre”. Segue la personale “Di Passaggio” presso la galleria Studio Legale di Napoli. Nel 2012 partecipa alla collettiva “InterRail” ospitata dal Centro Art’s Events di Benevento e alla rassegna sulla giovane arte contemporanea “Green Dreams” a Salerno presso il
Tempio di Pomona. Nel frattempo è invitato a dare veste al progetto musicale di Enzo Avitabile “Black Tarantella”, realizzando un disco con una forte impronta pittorica e con una estetica sperimentale.
È del 2015 la presenza a “Unexpected Beauty” mostra ospitata negli spazi di Intragallery a Napoli e successivamente evolutasi in un progetto site specific presso gli spazi di LAC Sapartament a Milano.

 Nel 2016 è invitato a Setup Art Fair con la galleria Casa Turese con cui, nello stesso anno, inaugura la personale “Peryphery” curata da Marcella Ferro.

 Notevoli consensi riscuote la partecipazione ad Art Fair Cologne, sempre con Casa Turese, esperienza che apre le porte al collezionismo internazionale. Nel 2017 partecipa alla collettiva “in Limine” curata da Luca Palermo negli splendidi spazi del museo castello in Sant’ Agata dei Goti. Nel 2018 partecipa alla suggestiva collettiva “Dimensione fragile”, mostra curata da Jasmine Pignatelli nelle splendide sale del Borromini del palazzo della Biblioteca Vallicelliana a
Roma. Contact: http://www.micheleattianese.com
Accompagna la mostra il volume monografico MCHELE ATTIANESE GROUND, con testo di
Massimo Bignardi, pubblicato da Gutenberg Edizioni, con un’antologia della critica, apparati biografici e bibliografici ed un corredo illustrativo a colori e in bianco e nero.


Ufficio stampa: Caterina La Bella
Eventi, didattica e visite guidate:
Associazione Culturale “Tutti Suonati”


Orario di apertura: lunedì-giovedì ore 9:00/12:30 lunedì e giovedì anche ore 16:00/18:30
venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/21:00
Convento Francescano SS. Trinità, 84081 - Baronissi
E-mail: cultura@comune.baronissi.sa.it - Sito Web: www.comune.baronissi.sa.it


Settore Affari Generali ed Amministrazione Strategica – Servizi alla Persona, Comune di Baronissi - tel. 089 828209 – fax 089 828217

5.17.2018



COMUNICATO STAMPA by Federica Maria Giallombardo


"The Walls of Standing Time" a cura di Federica Maria Giallombardo | vernissage Venerdì 18 Maggio ore 18.00, CASA TURESE arte contemporanea (Vitulano)


Ezra Pound sosteneva che esistesse un’arte capace di giungere alle soglie della rivelazione esistenziale – una scintilla di purezza. Sottratto alla contingenza dell’attimo presente e insieme sempre identico a sé, il tempo stante/istante, ovvero il passaggio dai sensi all’emozione e all’intelletto, costituisce il periodo della poesia. The Walls of Standing Time: assimilazione bergsoniana – si pensi anche a Einstein, a Planck, a Lukàcs e prima ancora al panta rhei di Eraclito – del tempo alla vita e dello spazio alla morte. L’istante di tale assimilazione è, con le parole dello stesso Pound, “il complesso intellettuale ed emotivo presentato in un istante”.

In occasione del quinto anniversario di Casa Turese – era infatti l’11 maggio 2013 quando Tommaso De Maria decise di inaugurare lo spazio espositivo al centro di Vitulano (BN), situato nella dimora ottocentesca della servitù di Palazzo Riola nel Casale Fuschi di Sopra – la mostra The Walls of Standing Time celebra il primo traguardo raggiunto in questi anni intensi e colmi di soddisfazioni, sacrifici, riflessioni.

I sette artisti esposti – Michele Attianese, Nicola Caredda, Maurizio Carriero, Annalisa Fulvi,Emanuele Giuffrida, Angelo Maisto, Carlo Alberto Rastelli – simboleggiano un percorso ricco e multiforme intrapreso grazie ai legami stretti lungo un’asse temporale mai spezzata, elogio di nobilitazione e affermazione.



Luogo versatile e vivace – una vera “officina di idee” sostenuta e supervisionata da intellettuali di intensa portata – a Casa Turese memoria familiare e collettiva si intrecciano in nome dell’arte contemporanea.
Tommaso De Maria ha conservato il vissuto dei suoi avi (non è casuale il termine “Casa”) e con passione e risolutezza straordinarie porta avanti una nuova linea di pensiero, ovvero una concezione dell’arte come dottrina di mutamento, come tempo soggettivo – reale, concreto, vivente – in contrappunto dialettico con l’assolutezza del medium storico, oggettivo.

La filosofia di Casa Turese, in una tradizione che fonde duttilità e diversità di linguaggi, stili, tecniche e personalità, è capace di arricchire con innovazioni e proposte non convenzionali pur senza perdere la propria referenzialità abituale; segue in pellegrinaggio il tempo della metamorfosi e allo stesso modo evoca a balzi audaci la storia. E gli artisti che abbracciano tale filosofia indagano con carisma il reale nelle sue ragioni profonde, illustri rappresentanti di una visione del mondo esposta in sintesi immaginifica –indagine interpretativa e globale del simbolo e delle contraddizioni del vivere. La magia è che questa operazione raccoglie anche un’ardente testimonianza di come l’arte abbia molti volti e variamente si articoli nel tempo, ma sia sempre e di nuovo sé stessa, in una continuità insieme drammatica e melodiosa. Un sentimento per cui non si può fare a meno di essere grati.

Federica Maria Giallombardo