presentazione del volume
CAYLUS e LA RISCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA
"Sessantacinque acquarelli di Pietro Santi Bartoli eseguiti per
Luigi XIV vengono trafugati dal Cabinet du Roi dal chirurgo del
potente ministro Louvois, e ritrovati in parte sessant’anni dopo
dal conte di Caylus a Parigi. Da queste vicende nasce il “Recueil
de peintures antiques”, il primo libro a colori sulla pittura antica,
che avrà un’influenza determinante sulle pubblicazioni del secondo
Settecento e sulla nascita del Neoclassicismo."
di Esterina Pacelli
"Il Recueil de peintures antiques, uscito a Parigi tra il 1757 e il 1760, rappresenta una pietra miliare nello studio
della pittura antica nel XVIII secolo; nonostante il successo della pubblicazione presso i contemporanei,
che ebbero a definirlo “le livre d’antiquités le plus singulier qui paraitra jamais” (Ch. Le Beau), rimane
ancora oggi una delle opere meno note di Caylus.
Dopo aver rinvenuto a Parigi trentatré acquarelli di Pietro Santi Bartoli, Caylus li fece incidere al tratto e
acquarellare in trenta esemplari, che, per la prima volta, sono stati in gran parte rintracciati dagli autori del
libro.
Si propone qui una rilettura del Recueil e della sua fortuna attraverso l’esame della corrispondenza di
Caylus – e dei suoi collaboratori Mariette e Barthélemy – con gli amici italiani padre Paciaudi e monsignor
Bottari, corrispondenza che ha permesso di conoscere più da vicino la storia dell’edizione, la sua distribuzione,
la sua fortuna presso i contemporanei.
I bellissimi acquarelli di Bartoli ritrovati da Caylus sono oggi
conservati nella Bibliothèque nationale de France, rilegati nel manoscritto che Caylus donò a Luigi XV nel
1764. A questi sono da aggiungere i trentadue esemplari del Royal Institute of British Architects di Londra
che appartenevano in origine ad un’unica serie, acquistata dall’Accademia di Francia a Roma per conto di
Luigi XIV tra il 1685 e il 1694, come si è potuto accertare, sulla base della documentazione archivistica
reperita a Parigi.
I sessantacinque acquarelli di Bartoli, che riproducono affreschi antichi rinvenuti nelle vigne della Roma
tardobarocca, riuniti insieme in questo libro, sono pubblicati per la prima volta a colori e analizzati in base
al contesto archeologico di provenienza, in una sintesi che attraversa due secoli fondamentali per lo studio
della pittura antica."
L'argomento sarà discusso nel corso della presentazione del
volume CAYLUS E LA SCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA a cura di Erminia Gentile
Ortona e Mirco Modolo.
Introduce Paolo
Giulieri direttore del MANN, intervengono Giulia Fusconi, Federico Rausa e
Valeria Sampaolo.
Saranno presenti gli autori.
CAYLUS E LA SCOPERTA DELLA PITTURA ANTICA
a cura di Erminia Gentile Ortona e Mirco Modolo,
De Luca Editore d'Arte, 2016
formato 21 x 29,7,
brossura
pp. 280; 79 col., 197 b/n
2016
ERMINIA GENTILE ORTONA si è specializzata nello studio dell’Antico nell’arte italiana,con particolare riguardo
per la pittura del Settecento romano. Ha scritto saggi sulle pitture delle Terme di Tito, sulla Villa Albani,
sull’influenza della pittura antica nell’ambiente del Cardinale Alessandro Albani, su Felice Giani. Nei molti
anni, trascorsi all’estero ha svolto attività di catalogazione e tutela dei beni artistici nelle ambasciate di
Lisbona, Teheran e Parigi, culminata col volume L’Ambasciata d’Italia a Parigi. Hotel de La Rochefoucauld Doudeauville
(2009).
MIRCO MODOLO è archeologo, archivista e studioso di cultura antiquaria della Roma del XVII secolo. Dottore di
ricerca con una tesi sulla fortuna della pittura antica tra Sei e Settecento (Università “Roma Tre”), si è diplomato
presso la Scuola biennale di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell’Archivio Segreto Vaticano. Nelle sue
pubblicazioni si è interessato prevalentemente dei disegni dall’antico sia come strumento di indagine del contesto
erudito che li ha prodotti, sia come chiave per la ricostruzione archeologica. Ha analizzato gli acquarelli di
Pietro Santi e Francesco Bartoli della collezione Topham di Eton e della collezione Coke di Holkham Hall nei
cataloghi delle mostre “Paper Palaces” (Eton 2013) e “Seduzione Etrusca” (Cortona 2014).