PERIPHERY mostra personale di Michele Attianese
presso la galleria Casa Turese in Vitulano, visibile fino al 30 Aprile
Una formazione importante che ha segnato il suo nascere come artista.
Dopo, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha studiato pittura ed incisione,
Attianese si laurea anche in Architettura. Fin da piccolo ha sempre disegnato e
col tempo il suo gioco è diventato una vera passione. Si è avvicinato all’architettura
dell’artigianato e al disegno industriale, il suo approccio non è stato solo
accademico, ma, è andato oltre, addentrandosi in una visione socio-antropologica. Le sue opere parlano di
periferie urbanistiche, quelle fisiche, ma, anche quelle mentali. Nelle sue
tele vi è uno spazio architettonico ben definito che si contrappone alla
percezione di sagome statiche o in movimento : esse sono le periferie mentali,
dove non si esce facilmente dagli schemi “architettonici” della ragione, è tutto
perfettamente uniforme, lineare a prima vista,
poi, si avverte l’ infinito, ed
inizia il gioco di “uscire” e
di “entrare” nei meandri dell’inconscio. Attianese, trastulla molto sul
colore. E’ un colore che plasma la smania di essere “fuori”, ma
contemporaneamente riesce a tener unito sulla superficie tutto ciò che è in una
periferia fisica-mentale, divenendo man mano un collante. Predomina il grigio, modulato con sapienza, il bianco è spalmato
con parsimonia. E’ l’origine evolutive delle emozioni umane. E’ l’elaborazione
delle sensazioni.
E’ la mente emotivo-istintuale a
subire, durante il percorso, la trasformazione ad una forma più sofisticata: essa,
nasce dalla “materia grigia/razionalità” fino ad arrivare alla “materia bianca/istitività”
manifestandosi in una superficie
“distorta”, la fenomenologia dello spaziotempo.
La materia bianca è indiretta connessione con la vita, l’emozione,
l’evoluzione, è il legame con i sogni, con l’intuito con l’inconscio, è
cruciale per svelare il profondo mistero dell’essere umano: la coscienza.
La coscienza porta alla realtà, attraverso saggi e filosofie, che si
trasforma, poi, in conoscenza.
La conoscenza è legata all’immagine.
In questa corrispondenza nasce il
linguaggio pittorico di Attianese. Racchiude in poche pennellate il dualismo
della vita: la frattura tra il mondo delle idee, eterno, incorruttibile e
perfetto, contro il mondo materiale imperfetto e corruttibile; le periphey.
Ringrazio CASA TURESE galleria - edizioni d'arte per il materiale fotografico.
www.casaturese.it
info@casaturese.it
tel.0824.874650 cell.333.3443684