P O E S I E del N O V E C E N T O
tratte da un carteggio a cura di Antonella Corradi
P O E S I E in S O F F I T T A
A
cura di Antonella Corradi
Ti
scrivo
tutta
la mia nostalgia
tutta
la mia tristezza
tutto
è racchiuso in un cielo grigio
è
il giorno
è
l’aria
è
la notte
è
il sole
ma tutto è senza di te
ma tutto è senza di te
Chiasso
di un bar
stordito
ubriaco
dal quel pensiero incessante
distrutto
da un corpo senza immagini
tanto
ti ho pensato
tanto
ti ho parlato
tanto
ti ho trattenuta
ora
sei ferma davanti ai miei occhi
nel
buio
Senza
Amore non è vita
sono
come una cascata d’acqua
sorgiva
che mano a mano si ingigantisce
si
gonfia
fino a divenire un fiume
e
mi riverso in un mare di emozioni
E’il fruscìo del mio pensiero
umile
come
la carezza del vento primaverile
come
il leggero calore della prima aurora
come
il delicato velluto di una rosa
vivi nei miei sensi
Ti
rincorro tra le pendici dei colli fino al mare
ti rapisco mentre sfuggi
il tuo volo sbarazzino di una farfalla
ti
inseguo
corro
fino ad ubriacarmi del tuo profumo
dei tuoi capelli biondi
del tuo sorriso
Fantasia
senza
sorriso
con
una spina nel cuore
senza
più anima
lacrime
di perle
che
brillano nella luce
riflessi
Non
parlarmi
non
dirmi nulla
lasciami
nel silenzio
anima
mia
canta
felice
Il
naufrago chiama la riva
come
l’onda chiama la carezza del lido
io
ti avverto
ti
amo al pigolio delle rondini
silenziose
al
giorno che muore
Io sono
come
il braciere degli
antichi romani
brilla alto tra i colli
fiamma inquieta e generosa
soavemente calda
coraggioso
attraverso il cielo dei tuoi anni
Ascoltami
sentimi
io
sono
io
Me stesso
senza apparenze
senza estrazione
freddo
sempre
costellato di aria nuova
pronto alla comprensione
Ma lontano dal sacrificio
libero all'amore
Sono a te
per dire di me
ansia
di essere accanto a te
ti accarezzo con le parole
con il sorriso
or triste
or giulivo
del mio spirito inquieto
ti accarezzo
pensiero infinito di istanti
desiderio
felici della propria esistenza
Questa voce
raccoglila
falla tua
senti l’eco di ogni istante
fra i bianchi cirri del cielo più terso
adagio
Amo
credimi
Amo
in te vi è l’anima sitibonda
tremante d’amore
desiderosa
amo
credimi
con la stessa aria dell’assoluto